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Canarie: naufragio di un barcone, morti e dispersi fra i migranti. Ma le Ong solcano solo il Mediterraneo

MADRID – Un’imbarcazione con una sessantina di migranti a bordo è naufragata al largo de El Hierro, una delle isole Canarie, lasciando decine di dispersi in mare. Stando a quanto apprende l’ANSA, 9 persone sono state soccorse con un elicottero e portate sull’isola per fornite loro assistenza sanitaria. Alcuni di essi, secondo quanto scrive l’agenzia Efe, hanno raccontato ai soccorritori che la barca si è ribaltata due giorni fa, e che in quel momento a bordo c’erano circa “60 persone”. In seguito, alcune di loro sarebbero riuscite a rigirarla e tornarvici sopra. 

L’incidente, avvenuto a circa 60 miglia nautiche a sud de La Restinga (El Hierro), è stato segnalato dall’equipaggio di una nave mercantile di passaggio. Secondo questa segnalazione, la barca dei migranti era in situazione di “semi-affondamento”. Il servizio di salvataggio marittimo spagnolo, che per ora non conferma cifre di morti e dispersi nel naufragio, ha mobilitato per i soccorsi, oltre all’elicottero, anche un’imbarcazione di emergenza.

Morti e dispersi per i quali nessuna Autorità dell’Unione Europea incolperà il governo di sinistra spagnolo, nessun giudice scenderà in campo per accertare eventuali responsabilità. Nonostante il fatto che la rotta delle Canarie sia diventata ormai più pericolosa di quella del Mediterraneo nessuna ong, neppure la Open Arms, spagnola, acerrima nemica di Salvini e dei governi di centrodestra italiani, fa la spola in quella zona, preferendo scaricare in Italia i presunti naufraghi (veri clandestini) provenienti dalle coste libiche e tunisine.

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