Rinnovare le Istituzioni

Israele bombarda Gaza e Hamas. Biden a fianco di Netanyahu. Posizione equivoca dell’Onu e della Ue

ROMA – Dopo il vile attacco di Hamas, che ha causato oltre 900 morti e nel corso del quale sono stati presi centinaia di ostaggi, non si è fatta attendere la reazione di Israele, il cui esercito ha bombardato soprattutto Gaza, il centro delle attività di Hamas. Il numero delle vittime palestinesi dei raid israeliani su Gaza sarebbe di 511 morti. Secondo il ministero della Sanità di Gaza i feriti sono 2.750.     

Israele afferma che sta colpendo obiettivi di Hamas a Gaza in seguito all’assalto senza precedenti di sabato contro civili e soldati israeliani da parte di uomini armati palestinesi che sono entrati dall’enclave. “Abbiamo appena iniziato a colpire Hamas, ciò che faremo ai nostri nemici nei prossimi giorni si ripercuoterà su di loro per generazioni”. Lo dice il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu durante una dichiarazione televisiva nazionale. Netanyahu ha promesso di “fare tutto” per coloro che sono tenuti prigionieri a Gaza: “Vi prometto, cittadini, che alla fine della guerra i nostri nemici sapranno che è stato un terribile errore attaccare Israele”.

Nel corso di un colloquio telefonico con il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas (anche noto come Abu Mazen) ha esortato le Nazioni Unite a intervenire immediatamente per fermare l'”aggressione” israeliana contro i palestinesi. Lo scrive nel suo sito web Al Jazeera, citando l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa.

Germania, Stati Uniti, Francia, Italia e Regno Unito “sostengono gli sforzi di Israele per difendersi e condannano Hamas e i suoi rivoltanti atti di terrorismo”, si legge nel comunicato diffuso dopo una consultazione fra i leader dei cinque Paesi. “Tutti noi riconosciamo le legittime aspirazioni del popolo palestinese”, aggiunge il comunicato, “ma Hamas non rappresenta queste aspirazioni e non offre altro che terrore e sangue versato”. In un altro passaggio i cinque leader fanno appello all’Iran a “non estendere il conflitto”. “Israele ha il diritto di difendere i suoi territori nel rispetto del diritto internazionale e del diritto umanitario. Non c’è dubbio che Israele abbia diritto a difendersi ma dall’altra parte rispettando il diritto umanitario dei palestinesi”.

La Ue conferma però gli aiuti ai palestinesi e, pur condannando l’attacco di Hamas, invita Isaraele a rispettare i diritti umani di quel popolo. La stessa posizione ipocrita dell’Onu. Due istituzioni assolutamente incapaci di risolvere le crisi internazionali. Anche in questo caso (come per l’Ucraina) è chiaro chi è l’aggredito e chi è l’aggressore, ma il sostegno a Nataniahu da parte della Ue e dell’Onu è molto diverso da quello, ingente e continuo,che ormai da più di un anno è fornito a Zelensky. Il solito doppiopesismo delle sinistre che dominano i due organismi.

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