Rinnovare le Istituzioni

Migranti: patto Tunisia – Ue per la lotta al traffico di esseri umani. Un freno all’immigrazione irregolare verso l’Italia

BRUXELLES – La Tunisia e la Commissione Europea hanno espresso la volontà di stabilire “un partenariato operativo” più forte in materia di lotta al contrabbando di migranti. Lo fa sapere l’esecutivo Ue all’indomani della visita a Tunisi della commissaria all’Interno Ylva Johansson. “Abbiamo concordato di rafforzare la nostra cooperazione sulla lotta al contrabbando di esseri umani e di procedere con la Talent Partnership sulla migrazione legale”, ha precisato Johansson in un tweet.

“Gli esperti di entrambe le parti definiranno i dettagli di questo partenariato, che consentirà un’azione più efficace contro la migrazione irregolare”, fa sapere la Commissione. In particolare, si prevede “un sostegno alla protezione delle frontiere marittime e delle frontiere meridionali della Tunisia, il rafforzamento della cooperazione di polizia e autorità giudiziaria, il potenziamento della interazione operativa con le agenzie dell’Ue competenti, come Eurojust ed Europol”.

In questo contesto, si segnala, le autorità tunisine competenti ed Europol lavoreranno “per portare a termine i negoziati in vista della firma di un accordo di lavoro e sensibilizzazione sui pericoli della migrazione irregolare, con campagne di informazione finanziate dall’Ue da lanciare a maggio e giugno”. La parte europea è poi pronta a fornire “un sostegno significativo” per consolidare le capacità della Tunisia in risposta alla recrudescenza di un fenomeno che deve essere percepito “nella sua interezza e da un punto di vista multidimensionale”.

Le due parti hanno inoltre concordato “di rafforzare la cooperazione in materia di protezione e di rimpatrio dei migranti irregolari in Tunisia verso i loro Paesi d’origine”, con un maggiore sostegno dell’Ue per “il rimpatrio volontario e la reintegrazione” nei Paesi d’origine, nel pieno rispetto dei diritti umani e della dignità umana. Le parti hanno altresì concordato di rafforzare i programmi esistenti volti a sostenere “una più efficace reintegrazione socio-economica” dei migranti tunisini rientrati nel Paese (in particolare attraverso il sostegno al programma di reintegrazione “Tounesna” del Paese) e di “coordinare meglio i loro sforzi” per quanto riguarda la riammissione e la reintegrazione dei cittadini tunisini.

Sarebbe un bel passo in avanti delle politiche Ue contro l’arrivo in massa di clandestini attraverso il Mediterraneo, con benefici soprattutto per l’Italia, invasa dai barchini gestiti dai trafficanti e dai “salvataggi” a domanda delle navi Ong.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *