BRUXELLES – La Commissione “non commenta, e non lo fa mai” le dichiarazioni che arrivano da singoli governi ma “invita tutti gli Stati membri a dialogare in maniera costruttiva sulle questioni delle migrazioni che sono questioni che riguardano tutti”. Lo afferma il portavoce della Commissione Eric Mamer interpellato, nel briefing quotidiano, sullo scontro tra Parigi e Roma. “La Commissione ha fatto proposte molto concrete” sul dossier, ha aggiunto. “Il mio ruolo è quello di cercare di far lavorare insieme tutti i Paesi europei. Ci sono problemi comuni che devono essere affrontati in modo comune con la massima unità, quindi sono sicuro che queste difficoltà saranno superate”. Lo ha detto l’Alto rappresentate Ue Josep Borrell a Firenze rispondendo ad una domanda sul nuovo scontro tra Roma e Parigi sul dossier migranti.
Borrel ha parlato anche dei rapporti con la Cina e del piano di pace in Ucraina. “Noi europei dobbiamo avere il nostro modo di rapportarci con Cina, anche se siamo più vicini agli Usa”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue allo State of the Union a Firenze, dopo le critiche arrivate ad Emmanuel Macron per il suo appello a non essere vassalli degli Stati Uniti. “Un’alleanza ha bisogno di un equilibrio, altrimenti non è una vera alleanza”, ha rilevato Borrell. Quanto alla Cina, è “un concorrente ed un rivale” dell’Ue, ma allo stesso tempo non può essere considerata una minaccia alla sicurezza europea come la Russia, ha sottolineato.
“L’unico piano di pace per l’Ucraina sul tavolo è quello di Volodymyr Zelensky, quella cinese è una serie di desideri, di sogni” ha aggiunto Borrell parlando del conflitto in Ucraina, rilevando però che “i russi non lo accetteranno. E per parlare di pace ci vuole qualcuno con cui parlarne, mentre Putin continua a parlare di obiettivi militari da raggiungere”. In ogni caso Pechino “ha un ruolo importante perché può avere la maggiore influenza su Mosca, e finora ha fornito armi alla Russia”. Ed anche la telefonata tra Xi e Zelensky è stata una “cosa positiva”.