BRUXELLES – Nel negoziato sulla riforma del Patto di stabilità “i negoziati si sono concentrati principalmente sugli aggiustamenti minimi chiesti quando uno Stato membro è in procedura per disavanzo eccessivo e sulla loro modulazione in base a investimenti e a riforme. Sul tavolo c’è un compromesso preparato da Francia, Germania, Italia e presidenza spagnola. Gli Stati si impegnano a esaminarlo in modo costruttivo. Terrà conto dell’impatto dell’aumento dei tassi di interesse nel periodo 2025-2027 e fornirà il margine di manovra necessario per continuare a investire e intraprendere riforme strutturali”. Lo si apprende da fonti diplomatiche. L’Italia subordina l’approvazione del mes alla conclusione positiva delle trattative sul patto di stabilità.
Si sono conclusi, senza un’intesa, i lavori della cena pre-Ecofin, convocata per cercare un accordo sulla riforma del Patto di stabilità. E’ quanto si apprende da fonti diplomatiche a conoscenza del negoziato, che parlano di un “buon progresso” registrato, ma riferiscono del bisogno di ulteriori consultazioni politiche e legali. La presidenza spagnola di turno dell’Ue valuterà domani su come procedere e sull’idea di un possibile nuovo Ecofin straordinario.
“Questa sera abbiamo compiuto progressi essenziali sulla riforma delle regole di bilancio europee, in particolare grazie alla Presidenza spagnola. Un accordo in seno al Consiglio dovrebbe essere raggiunto entro la fine dell’anno. Questo accordo fisserà regole coerenti e riconoscerà l’importanza degli investimenti e delle riforme. Continuiamo!” Lo dichiara il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire dopo la cena Ecofin conclusa a poco prima delle 4 di questa notte sulla riforma del Patto di stabilità.
“Abbiamo trovato un miglior equilibrio sul risanamento delle finanze pubbliche” nel negoziato di questa notte sulla riforma del Patto di stabilità, ha detto Le Maire. “La Francia vuole regole responsabili e chiare che permettano di risanare le finanze pubbliche dei 27 Stati membri e la necessità di mantenere le capacità di investimento, in particolare nella decarbonizzazione e nella transizione climatica”. Ieri Le Maire aveva parlato di un accordo con la Germania sul nuovo Patto “al 90%”: “Siamo al 95%”, ha detto oggi.
Il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni arrivando all’Ecofin ha commentato, sulla riforma del Patto di stabilità questa notte “abbiamo avuto una discussione positiva. Sono stati fati progressi sostanziali per un buon bilanciamento tra le salvaguardie e il bisogno di trovare spazio per investimenti e crescita. La missione non è compiuta. Abbiamo bisogno di ulteriore lavoro ma sono fiducioso che un accordo possa essere raggiunto nei prossimi giorni”. “Possiamo essere sufficientemente fiduciosi che ci sia un accordo entro fine anno”, ha sottolineato. Gentiloni ha poi anticipato che “verrà approvata la revisione di 13 Pnrr tra cui quello italiano e questo naturalmente sarà una spinta per continuare a lavorare e accelerare l’attuazione dei piani di ripresa e che sono parte di questa importante necessità di rafforzare gli investimenti”.
La vicepremier spagnola Nadia Calvino alla presidenza di turno dell’Ue arrivando alla riunione dell’Ecofin ha dichiarato, “speriamo di concludere” sulla riforma del Patto di stabilità “nei prossimi giorni e, se necessario, convocheremo anche una riunione straordinaria dell’Ecofin in modo da poter concludere un accordo politico entro la fine dell’anno”. Sulla possibilità di dover convocare un consiglio Ecofin straordinario, Calvino si è espressa dicendo “se sarà necessarioper completare il lavoro e avere il via libera sulla riforma del Patto di stabilità sarà dopo il Consiglio europeo, quindi nella settimana dal 18 dicembre”. Il Consiglio europeo si riunirà il 14 e 15 dicembre.
Per un accordo sulla riforma del Patto di stabilità “ora siamo al 92%”. Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner arrivando alla riunione dell’Ecofin a Bruxelles dopo il negoziato nella notte sulla riforma del Patto di stabilità. “Alcuni Paesi” hanno evidenziato nel negoziato “che con una procedura di disavanzo eccessivo potrebbe esserci qualcosa come una golden rule per gli investimenti. Sono convinto che sia eccessivo. I deficit devono essere ridotti non essere giustificati”.
Tra le disposizioni transitorie la riforma del Patto prevede che “gli impegni inclusi nei Pnrr approvati dagli Stati membri” verranno presi in considerazione “per l’estensione del periodo di aggiustamento” se il Pnrr “contiene riforme significative e investimenti nel periodo” per migliorare “sostenibilità fiscale” e “crescita potenziale dell’economia” con l’impegno a “continuare lo sforzo di riforma nella parte restante del piano fiscale strutturale, così come a mantenere il livello degli investimenti finanziati a livello nazionale realizzato in media nel periodo coperto dal Pnrr”. Si legge nell’ultimo testo di compromesso.
Via libera finale dell’Ecofin alle revisioni dei Pnrr di Ungheria e Polonia. L’approvazione, però, in entrambi i casi non è stata unanime. Sul piano della Polonia c’è stata un’astensione, quella dell’Olanda. Sull’Ungheria le astensioni sono state quattro e sono arrivate da Olanda, Lituania, Austria e Estonia.