Rinnovare le Istituzioni

Patto migrazione e asilo Ue: Commissione e Parlamento non superano lo stallo. Germania contro Italia

ROMA – Lo stallo europeo sul patto di migrazione e asilo ha origini lontane, fin dall’inizio del tormentato perscorso del progetto che fu presentato dalla Commissione Europea il 23 settembre 2020. Subito sorsero rilevanti difficoltà del processo negoziale, tanto che, nel settembre dello scorso anno, i co-legislatori hanno concordato una tabella di marcia per adottare nove file entro la fine della legislatura (nella primavera del 2024). In fase di negoziati inter-istituzionali ci sono già quattro file: quello sul Regolamento per la gestione dell’asilo e della migrazione (dal 13 giugno), sul Regolamento modificato sulle procedure di asilo (iniziati il 18 aprile a livello di principi generali e ripresi il 13 giugno) e i due che da oggi sono sospesi – quello sul Regolamento sullo screening (dal 25 aprile) e sul Regolamento Eurodac modificato (dal 15 dicembre 2022). 

Sempre il 15 dicembre dello scorso anno era stato raggiunto un accordo politico su tre dossier (ereditati dai negoziati sulle proposte della Commissione del 2016): la Direttiva sulle condizioni di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, il Regolamento sul nuovo quadro di reinsediamento e il Regolamento sulle qualifiche.

Patto migrazione e asilo 20/09/2022

Dei nove file del Patto migrazione e asilo secondo la tabella di marcia di settembre 2022, il Consiglio è ora in dirittura d’arrivo proprio sul Regolamento per le crisi e le cause di forza maggiore, mentre il Parlamento Europeo non ha ancora trovato un’intesa sulla Direttiva sui rimpatri ).

Al di fuori dei nove dossier previsti dalla tabella di marcia per adottare il Patto migrazione e asilo entro la fine della legislatura (nella primavera 2024) ci sono altre cinque dossier, di cui solo due sono stati adottati: la Direttiva Blue Card e la trasformazione dell’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo (Easo) nell’Agenzia europea per l’asilo (Euaa). Dallo scorso 13 giugno è in fase di negoziati inter-istituzionali la (ma anche in questo caso lo stallo è evidente)Direttiva modificata sulla procedura unica di domanda per il rilascio di un permesso unico di soggiorno e lavoro, mentre il mandato negoziale sulla Direttiva modificata sui soggiorni di lungo termine deve essere ancora adottata dal Consiglio dell’Ue. Sul Regolamento sulla strumentalizzazione nel campo della migrazione e dell’asilo i ministri stanno decidendo di unirlo a crisi e cause di forza maggiore, ma anche in questo caso lo stallo è evidente; il match è infatti fra Italia e Germania, ma quasta volta temo che non finirà 4-3 per noi come a Città del Messico. Mentre in Parlamento si registra una forte resistenza al concetto di ‘strumentalizzazione’ e alla codifica nel diritto comunitario.

Come si vede molta carne al fuoco, ma nessuna decisione, in perfetto stile comunitario. Le emergenze possono aspettare, solo per le armi a Zelensky la Commissione di von der Leyen affretta i tempi, seguita da quasi tuitti gli Stati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *