KIEV – L’intelligence militare britannica, sempre a fianco del prode Zelensky e della controffensiva fallita dell’Ucraina, nel suo bollettino sulla guerra riconosce stavolta il fallimento del presidente-attore e l’avanzata delle truppe di Putin: “Nel corso della settimana scorsa, il fronte di terra ha continuato ad essere caratterizzato o da un fronte statico o da avanzate molto graduali e locali russe in settori chiave”.
“Nel Donetsk centrale, Avdiivka è sempre fortemente disputata, mentre le forze russe hanno consolidato i progressi vicino Marinka di fine dicembre 2023, che li hanno visti avanzare verso il limite occidentale della città dopo nove anni di combattimenti in quest’area”, si legge nel bollettino, che ricorda così che il conflitto nel Donbass è iniziato nel 2014, prima dell’invasione russa su larga scala del febbraio 2022.
“Nell’Ucraina meridionale, le forze russe aerotrasportate hanno molto probabilmente ottenuto risultati minimi per la rimozione della testa di ponte ucraina sulla riva sinistra del fiume Dnipro attorno al villaggio di Krynky”, conclude il bollettino.
LE SPINE DI ZELENSKY – Ma le spine per l’attore assurto alla presidenza, secondo un’indagine a campione dell’Istituto internazionale di sociologia di Kiev, vengono anche e soprattutto dal fronte interno. La sua popolarità è in calo verticale, solo il 54% degli ucraini è convinto che il Paese sia sulla giusta strada. È un segnale, secondo il direttore Wladimir Paniotto, che una certa stanchezza della guerra si faccia strada anche fra la popolazione.
Lo stesso sondaggio fa emergere che il popolo ucraino continua a credere nel suo esercito, ma si fida meno delle capacità di guida di Zelensky, che si intrometterebbe spesso anche nelle scelte strategiche. .
Fonti ucraine parlano di un sondaggio riservato secondo il quale in un duello elettorale per la presidenza, Zaluzhny, il capo di stato maggiore delle Forze armate, che ha trecentemente contestatoil presidente, sarebbe testa a testa con Zelensky. L’altra spina nel fianco è il sindaco di Kiev, l’ex campione mondiale di boxe Vitali Klitschko, che ancora di recente ha criticato il presidente. L’Europa e gli Usa recentemente hannoposto un freno agli aiuti per il proseguimento del conflitto.
Putin infine va avanti deciso, recluta altri militari da spedire al fronte, a marzo si farà rieleggere per la quinta volta, senza avversari, per altri sei anni. Dice di volere chiudere il conflitto, ma solo quando le sue richieste saranno soddisfatte.
E il prode Zelensky, con la bionda Zelenska e il fedele ministro Kuleba mastica amaro e vede nubi all’orizzonte per sé stesso e per l’Ucraina. Nelle elezioni Usa si staglia l’ombra di Trump e in Europa cresce il peso dei sovranisti. Mala tempora currunt per il regime di Zelensky, ma non tutto il male vien per nuocere…..