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Accordo Kim – Putin: gli Usa temono pericolo nucleare e schierano truppe in Armenia ai confini con la Russia

MOSCA – Mentre il piagnone, ma bellicoso Zelensky chiede aerei e blindati per attaccare Putin, il leader della Corea del Nord Kim Jong-un ha intenzione di recarsi in Russia questo mese per incontrare lo “zar”. Lo ha dichiarato un funzionario americano alla CBS. Pare che i due leader discuteranno della possibilità che la Corea del Nord fornisca armi a Mosca per sostenere la sua guerra in Ucraina. in cambio, il Cremlino potrebbe finanziare il piano nucleare di Kim.

Sia Washington che Seul stanno analizzando con attenzione ciò che la Corea del Nord otterrebbe da questo accordo, sapendo già che una maggiore cooperazione militare tra i due paesi in Asia potrebbe rimescolare gli equilibri. La CNN ha chiesto un commento all’ambasciata russa a Washington. Il Cremlino ha rifiutato di commentare la situazione. “Non abbiamo nulla da dire sull’argomento”, ha detto martedì ai giornalisti il portavoce Dmitry Peskov durante una chiamata. Riguardo all’incontro non ci sono stati commenti immediati nemmeno da parte della Corea del Nord.

Un altro timore è che la Russia possa fornire armi alla Corea del Nord in futuro, nel momento in cui Pyongyang ne ha più bisogno. Ancora più preoccupante è il fatto che Kim Jong Un potrebbe chiedere a Putin di fornirgli tecnologie o conoscenze avanzate in materia di armi, per aiutarlo a fare passi avanti nel suo programma di armi nucleari. Sia Pyongyang che Mosca hanno precedentemente negato che il Nord stia fornendo alla Russia armi da utilizzare nella guerra in Ucraina. Ma è ormai un dato di fatto che la Russia abbia ora bisogno di armi tanto quanto la Corea del Nord, affamata e sanzionata, abbia bisogno di denaro e cibo.

Biden passa subito a una reazione preventiva e minacciosa, visto che dall’11 al 20 settembre truppe statunitensi saranno sul suolo dell’Armenia per esercitazioni militari congiunte con le truppe di Erevan. L’esercitazione Eagle Partner 2023 formalmente è basata su un piano congiunto di addestramento dei militari armeni alla partecipazione alle task force internazionali di mantenimento della pace con gli standard Onu. Di fatto, però, cadono in un contesto delicato sul fronte geopolitico e in un momento topico per la situazione interna al Paese e alla regione e suonano come un’ulteriore provocazione nei confronti di Putin.

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