ROMA – Alcuni italiani non pagano il conto (80 euro) a un ristorante albanese mentre Giorgia Meloni è in quel Paese ospite del premier Rama e il nostro premier, venutane a conoscenza, ha ordinato all’ambasciatore: ‘Vada subito a pagare il conto di questi imbecilli, per favore, e faccia un comunicato! L’Italia non può perdere di rispetto all’estero'”. Detto fatto, il conto è stato saldato, e lo fa sapere l’ambasciata d’Italia a Tirana con una nota in cui ha precisato: “gli italiani rispettano le regole e saldano i propri debiti, e ci auguriamo che episodi di questo genere non si ripetano”.
Ma da alcuni partiti di opposizione arrivano le accuse di populismo. Da Azione Daniela Ruffino dà ironicamente un suggerimento alla premier: “perché promuovere in questo modo il turismo in Albania e non adottare lo stesso criterio in Italia? Per dire: se vai al Twiga e lasci da pagare il conto di 200 euro per ombrellone e lettino, interviene il governo”. Da +Europa affonda Riccardo Magi: “Se Giorgia voleva fare la paladina dell’italianità ci è riuscita benissimo: fai come ti pare, tanto paga Pantalone”. E Osvaldo Napoli rincara la dose: il ristorante in Albania lo deve pagare “Meloni con soldi suoi e non dei contribuenti”.
Su twitter anche Carlo Cottarelli, candidato ombra al premierato in caso di crisi di governo, si scaglia contro la premier:

Di fronte al can can solito delle opposizioni l’Ambasciata è costretta a precisare quel che avrebbe dovuto specificare subito, per evitare strumentalizzazioni: “Il conto è stato saldato con i soldi della premier”.
Dunque le opposizioni, nella foga di attaccare sempre e comunque Meloni e il governo, l’hanno fatta ancora una volta fuori dal vaso. Specialmente qualcuno che dovrebbe essere più attento a evitare dichiarazioni affrettate, come l’economista cremonese nella manica di Mattarella. Ma tutti costoro non hanno invece osservato che Meloni, in Albania, è stata ospite di Rama, mentre Mattarella a Dobbiaco soggiorna in un resort dell’Aeronautica, presumibilmente a spese nostre.