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Alluvione Toscana: Curcio assolve Giani, allerta arancione o rossa poco cambia. Possibili evacuazioni preventive di abitazioni

FIRENZE – Si piangono 7 morti e centinaia di sfollati nelle zone colpite dal ciclone, ma si va avanti perché l’emergenza non è finita. In Toscana è stata emessa dalla protezione civile regionale un’allerta arancione per rischio idraulico e idrogeologico dalle ore 20 di questa sera fino alle ore 15 di domani domenica 5 novembre. L’allerta riguarda tutta la parte nord-occidentale della regione.

Il presidente Eugenio Giani, in un aggiornamento pubblicato sui social spiega che da stasera sono previste precipitazioni sparse anche temporalesche, inizialmente sulla provincia di Massa-Carrara e Lucca, in rapida estensione nel corso delle ore notturne al resto della regione, soprattutto alle zone interne. Il miglioramento, fa sapere Giani, è pronosticato già nel corso della mattinata di domenica, quando dovrebbero cessare le precipitazioni sulle zone settentrionali, mentre ci saranno residui rovesci e temporali che insisteranno sulle province di Grosseto, Siena e Arezzo, dove potranno risultare anche intense. Sono previste ancora raffiche di vento fino a 100 chilometri orari sull’Appennino e zone sottovento, fino a 80-90 chilometri orari sulla costa centro-settentrionale e sull’arcipelago, fino a 50-60 chilometri orari sul resto della regione. Forti mareggiate sono inoltre previste sul litorale con un’altezza delle onde fino a 4-5 metri.

CURCIO – Assieme al governatore Eugenio Giani, che cartina alla mano gli ha indicato i vari luoghi, e al prefetto Francesca Ferrandino, il direttore nazionale della Protezione Civile, Curcio, ha sorvolato in elicottero le zone colpite dalle alluvioni provocate dalla tempesta Ciaran. Una presa visione in diretta, il giorno dopo la dichiarazione di stato di emergenza da parte del governo, che gli ha dato le prime indicazioni.
«Le zone colpite sono molto ampie, ora la cosa importante è un coordinamento per evitare la dispersione di mezzi e interventi. I sindaci devono indicare le priorità- ha detto dopo il sopralluogo- Gli argini dei grandi fiumi hanno retto, il problema è stato causato da quelli dei piccoli corsi di acqua. Ora dobbiamo agire, non solo per il maltempo in arrivo ma perché arriva l’inverno». E su eventuali evacuazioni preventive? «Se necessario ci saranno, vedremo coi sindaci». «Questa seconda perturbazione che arriverà oggi e sarà attiva fino a domani impatterà su un territorio che è già stato abbondantemente colpito. Per questo c’è da fare qualche evacuazione preventiva, la stiamo rimandando alle verifiche sul territorio».
Infine sulla polemica sui livelli di allerta: «Parlo in generale, non di questo caso, ma tra livello arancione e rosso cambia poco, si tratta sempre di possibili conseguenze per l’uomo. Concentriamoci su quello che c’è da fare».
«Si sta lavorando cercando di dare una soluzione rispetto a quelle che sono le possibilità, c’è un tema di meteo che andrà a peggiorare anche oggi quindi dal pomeriggio fino a stanotte le condizioni peggioreranno. Probabilmente ci sarà bisogno, questo lo stabiliranno i sindaci, anche di evacuazioni preventive del territorio che è stato colpito. In questo senso si sta facendo il possibile per supportare le persone», ha aggiunto Curcio, a margine di una conferenza stampa per fare il punto sui danni del maltempo in Toscana

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