ROMA – Di fronte al muro frapposto dalle opposizioni e a qualche contrasto interno alla maggioranza, iil ministro per gli affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, ha portato in commissione una prima tranche di documentazione sul lavoro del Clep (Comitato per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di diritti civili e sociali). A seguire sono stati valutati alcuni ordini del giorno, ma come volevano le opposizioni è stato scongiurato il voto degli emendamenti in modo da rendere ancora possibile le audizioni del comitato sui Lep (livelli essenziali delle prestazioni).
Un emendamento di FdI sull’Autonomia differenziata depositato in commissione Affari costituzionali del Senato riscrive completamente l’articolo 3 del provvedimento sulla determinazione dei Lep. La proposta di modifica porta la prima firma del presidente della commissione, Alberto Balboni, e anche quella di Maria Stella Gelmini di Azione. Il nuovo emendamento di Fratelli d’Italia prevede che per l’individuazione dei Lep il Governo dovrà adottare uno o più decreti legislativi entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore del disegno di legge. Viene tolto quindi il riferimento ai dpcm, presente nella versione attuale del testo messo a punto dal ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli.
Inoltre i decreti legislativi sono adottati “su proposta del presidente del Consiglio dei ministri e del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, di concerto con i ministri competenti e previa acquisizione del parere della Conferenza unificata”. Gli schemi di ciascun dlgs saranno successivamente trasmessi alle Camere per “l’espressione dei pareri delle commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari, che si pronunciano entro il termine di trenta giorni dalla data di trasmissione, decorso il quale il decreto legislativo può essere comunque adottato”.