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Borsa Mib ai massimi dal 2008 (28.231 punti): trascinata dalle politiche del governo Meloni, dopo il flop di Draghi (20.918)

MILANO – Le borse europee hanno chiuso l’ultima seduta della settimana in rialzo, dopo una serie di dati macro migliori delle attese e in particolare l’inflazione nell’eurozona scesa a giugno al 5,5% e la disoccupazione stabile al 6,5%. Anche i deludenti dati dei PMI cinesi sono stati mitigati dall’attesa di nuovi interventi espansivi da parte della People Bank of China. Il FTSE MIB ha superato la soglia psicologica dei 28 mila punti, raggiungendo i massimi da settembre 2008.

L’Euro / Dollaro USA mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,44%. L’Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,47%. Deciso rialzo del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (+1,64%), che raggiunge 71 dollari per barile. Sulla parità lo spread, che rimane a quota 161 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,00%. Un successo sottaciuto dai principali media nazionali e internazionali, visto che fa impallidire i fallimenti del reclamizzato e pompato governo Draghi.

Piazza Affari termina la sessione in rialzo, con il FTSE MIB che avanza a 28.231 punti, continuando la scia rialzista evidenziata da cinque guadagni consecutivi, innescata lunedì scorso; sulla stessa linea, giornata di guadagni per il FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 30.297 punti. Positivo il FTSE Italia Mid Cap (+0,82%); come pure, in denaro il FTSE Italia Star (+1,11%). Ricordiamo che alla caduta del governo Draghi il Mib era al livello infimo di 20.918 punti e lo spread Btp/Bund a 229 punti base. Un miglioramento impressionante dovuto al governo di destracentro, molto più efficente di quello del rinomato banchiere, un fatto sottaciuto dai principali media nazionali e internazionali schierati con la grande finanza e gli interessi dei gruppi dominanti.

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