RAVENNA – Elly Schlein chiude la Festa dell’Unità a Ravenna davanti a 2mila militanti del Pd. ‘IL Pd è plurale, ha l’ambizione di unire culture diverse, ma anche di immaginare un progetto nuovo. Dobbiamo essere plurali, larghi, aperti, generosi, insieme’, dice dopo le polemiche con i riformisti per l’uscita del partito di esponenti moderati. ‘Si possono travestire quanto vogliono ma sono sempre gli stessi. Li conosciamo, non accetteremo tentativi di riscrivere la storia, la destra non fa i conti col suo passato – aggiunge – quando sente il richiamo della foresta difende e protegge gli estremisti, noi saremo sempre dall’altra parte”.
Infine, la segretaria dem annuncia che “dopo l’estate militante non ci riposeremo, ci attende un autunno di impegni e partecipazione, il Pd è pronto a scendere in piazza per una grande mobilitazione nazionale, è il nostro tempo, riprendiamoci il nostro futuro”. Fra i temi, la sanità pubblica, il sostegno al reddito, il diritto alla casa.
Il lupo perde il pelo ma non il vizio. I comunisti quando si trovano in difficoltà non trovano di meglio che agitare le piazze (ricordate i due milioni in piazza contro il governo nel 1995 con la motivazione “il Biscione ti leva la pensione?”) e infangare i nemici politici all’estero, danneggiando gravemente l’Italia. E adesso si ricomincia. Mentre la magistratura persegue Salvini, considerato il nemico più pericoloso della sinistra, ma ancora non ha trovato il modo di colpire Meloni. Ma siamo sicuri che, in vista delle europee, succederà anche questo.