FIRENZE – Un fatto simile a quello del liceo Michelangelo a Firenze sarebbe successo nei giorni precedenti davanti a un altro liceo fiorentino, il Pascoli. Un copione con molte similitudini e in questo caso sarebbero state anche brandite delle cinghie ma per fortuna senza sfociare in violenze fisiche.
Secondo la ricostruzione di alcuni quotidiani, alle 8 del mattino di giovedì 15 febbraio alcuni ragazzi di Azione Studentesca effettuavano un volantinaggio poco distante dall’ingresso del liceo, in viale Don Minzoni. Alcuni studenti si avvicinano, dicono loro qualcosa, ed è allora, stando alle testimonianze riportate, che un gruppo, reso irriconoscibile da cappucci calati sulla fronte, appare all’improvviso e si toglie la cintura dai pantaloni iniziando a brandirle mentre i ragazzi, spaventati, si rifugiano nell’androne della scuola. Fuori, esce anche una professoressa che si mette di mezzo per proteggere i suoi studenti ed evitare che succeda il peggio.
A confermare l’episodio, secondo quanto riportato dasl Giornale, la dirigente dell’istituto Maria Maddalena Erman: “Abbiamo subito chiamato la Digos e i carabinieri – spiega – le indagini sono in corso, mi affido alle forze dell’ordine. Ma quando ho saputo di quanto accaduto al liceo Michelangelo non ho potuto fare a meno di notare la triste somiglianza con quanto successo nella nostra scuola”. Il mattino seguente, spiega ancora la dirigente, “abbiamo trovato sulla parete all’ingresso della scuola alcune scritte inneggianti al fascismo. Un fatto da non ignorare e che mi ha portato a chiamare, di nuovo, Digos e carabinieri che sono venuti sul posto. Ringrazio le forze dell’ordine per l’impegno e auspichiamo che i responsabili siano individuati al più presto. In ogni caso per tuti e due gli episodi ho presentato denuncia”.
Su quanto accaduto di fronte al Pascoli lo stesso Giornale narra che – in base alla ricostruzione di alcune fonti – quindici ragazzi di sinistra, armati di cinture e incappucciati, si erano presentati di fronte ai giovani di destra che stavano volantinando per il Giorno del ricordo per pestarli.
Intanto sull’episodio di sabato davanti al Michelangelo si esprime sui social anche il cantante Piero Pelù, padre di una adolescente studentessa di scuola media superiore a Firenze. “Avanti così verso lo sfascio. Davanti al liceo Michelangiolo di Firenze una squadra di giovani neo fascisti ha aggredito e picchiato selvaggiamente i ragazzi del collettivo di sinistra ha scritto l’ex leder dei Litfiba – Ma tranquilli, in Italia non esiste il rischio del ritorno del fascismo e tra i ragazzi non c’è il mito della violenza”.
Nella giornata di ieriFratelli d’Italia ha condannato le violenze, ribadendo il ruolo della politica come strumento di confronto. Il capogruppo parlamentare di Fdi, Tommaso Foti, ha dichiarato: “Episodi di violenza politica sono sempre da condannare al netto di quella che sarà la dinamica da accertare. L’auspicio è che tutto ciò rimanga circoscritto a questo liceo”.