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Firenze, attentato alla linea AV: si segue decisamente la pista anarcoinsurrezionalista

FIRENZE – Si moltiplicano gli episodi inquietanti che vedono come protagonisti personaggi gravitanti nell’area anarcoinsurrezionalista, che si sono rafforzati in concoimitanza con la campagna. sostenuta anche da esponenti di primo piano della sinistra e del Pd, a favore dell’anarchico Cospito, in carcere in regime del 41-bis in quanto condannato con sentenza definitiva.

A Firenze si è registrato un gravissimo atto contro la sicurezza dei trasporti e il sospettato n.1, secondo le indagini svolte dalla Dda, sarebbe un anarchico gravitante attorno al centro sociale “Corsica 81” di Firenze: a confermare ulteriormente i sospetti che gli inquirenti nutrono da giorni sarebbe stato nelle scorse ore il filmato di una telecamera di videosorveglianza della quale gli incursori non si sarebbero accorti.

Questo è quanto riporta il quotidiano Il Tirreno, facendo il punto su due episodi che, coll’avanzare delle indagini, sembrano sempre più intersecarsi fra loro. Il fascicolo aperto dalla Dda di Firenze sull’allarme bomba sul tratto di linea AV Firenze-Bologna, è per attentato alla sicurezza dei trasporti, aggravato dalla finalità terroristica e di eversione. Si ipotizzano anche i reati di furto e danneggiamento e la procura ha già disposto il sequestro della colonnina che si trova nella galleria “Firenzuola” (fra le località di Idice e San Pellegrino) da cui è partito il falso allarme.

Durante il blitz, i responsabili hanno prima messo fuori uso le telecamere di sicurezza e poi danneggiato la porta di un quadro di controllo dell’alta velocità. Probabilmente l’arrivo di un macchinista li avrebbe messi in fuga prima che completassero il loro piano ed è stato l’uomo a segnalare la presenza di “ignoti in galleria”. Un “blitz” che lo scorso 9 agosto aveva generato cancellazioni e ritardi che si sono accumulati fino a sei ore, con pesanti disagi sui passeggeri. Il presunto organizzatore del raid era stato già individuato dagli investigatori nei giorni scorsi, essendo considerato da subito il principale sospettato.

Ma una prova decisiva circa la colpevolezza del militante in questione sarebbe arrivata come detto solo nelle scorse ore: l’uomo sarebbe infatti stato ripreso da una telecamera rimasta in funzione. Non avrebbe avuto modo di disattivarla, in quanto secondo quanto ipotizzato non si sarebbe accorto della sua presenza. Ecco perché a breve potrebbero esserci ulteriori sviluppi, visto che chi indaga ipotizza che l’anarchico possa aver agito con il supporto di qualche complice.

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