FIRENZE – Il sindaco Dario Nardella, continuando la sua battaglia secjritaria contro il governo e il ministro Piantedosi, cerca di dimostrare che il Comune fa il possibile per garantire la sicurezza in aocune zone sensibili di Firenze. Ha presentato i nuovi ‘volontari per la sicurezza’. Quaranta volontari, in divisa, “in campo per la sicurezza grazie al progetto del Comune di Firenze che partirà lunedì in 32 aree pubbliche della città”, si spiega da Palazzo Vecchio.
Dal bando indetto a inizio estate dall’assessora alla sicurezza urbana Benedetta Albanese è stata individuata l’associazione “181 Pegaso” dell’Associazione Nazionale Carabinieri che adesso, con quaranta volontari, si occuperà “di svolgere interventi di prevenzione e di sicurezza nei luoghi pubblici dove è stata segnalata dai Quartieri una più forte la richiesta di controlli”.
Lo scopo di questo progetto “è aumentare decoro, visibilità e sicurezza: i volontari saranno una presenza visibile sul territorio, aggiuntiva e mai sostitutiva a quella della Polizia Municipale con il fine di promuovere l’educazione alla convivenza ed al rispetto della legalità, il dialogo tra le persone, la dissuasione di condotte illecite e la prevenzione di fenomeni che comportano turbative del libero utilizzo negli spazi pubblici”.
“Questo è un nuovo importante impegno del Comune di Firenze per la sicurezza – ha detto il sindaco Nardella – che si aggiunge al lavoro che già stiamo facendo e che vuol essere di aiuto ai cittadini, svolgendo una azione di raccordo ulteriore tra cittadinanza, polizia municipale e forze dell’ordine, e rafforzando il lavoro di prevenzione, essendo una presenza visibile e costante nei quartieri di tutta Firenze. E’ un nuovo pezzo della strategia del Comune per la sicurezza che porta volontari ben riconoscibili e ben preparati in strade, piazze e giardini di tutti i quartieri – ha aggiunto il sindaco –, ma non ci fermiamo e mentre portiamo avanti l’assunzione nel triennio di altri 50 ispettori di polizia municipale lavoriamo anche su altri fronti e da lunedì, alle Cascine, cominceremo l’installazione di fari molto luminosi, effetto aeroporto, nelle zone più sensibili, a partire da piazza Vittorio Veneto. Ma è chiaro però che la sicurezza è un dovere dello Stato e noi continuiamo a chiedere al governo almeno 200 nuovi agenti di polizia e carabinieri, oltre al ripristino del progetto ‘strade sicure’ con i militari a presidiare i luoghi sensibili”.
Il sindaco ha poi precisato che la presenza dei volontari non costituisce un sistema di ronde cittadine, di leghista memoria, ma solo un contributo di cittadini qualificati alla sicurezza della città. Le ronde dunque vanno bene solo quando le organizza il Pd, come ha commentato qualche cittadino in merito all’iniziativa di Nardella. Da prefetto di Pavia nel 1997 ricordo bene le polemiche delle sinistre contro la Lega Nord, allora di Bossi, per le iniziative di ronde in alcuni comuni governati dal Carroccio. Quello che viene demonizzato per gli avversari va bene per le sinistre, questa la filosofia costante del Pd e dei suoi accoliti, sposata completamente da alcuni esponenti di spicco, in prima linea Schlein, Bonaccini e Nardella.
Sulla pagina X del sindaco, nella quale viene magnificata, con tanto di foto l’iniziativa, fioriscono i commenti dei cittadini. Qui sotto un significativo esempio.