FIRENZE – Tanto rumore per nulla,. la tempesta sollevata da Nardella si placa in un bicchier d’acqua . Il Comitato provinciale straordinario voluto dal ministro Piantedosi, presente il protestante sindaco piddino, si è chiuso con la conferma, da parte del ministro, dell’invio dei 200 agenti richiesti e del rinnovo dell’operazione “strade sicure” con la partecipazione dell’esercito. Il sindaco, dopo i proclami e le invettive contro governo e prefetto, si dichiara soddisfatto. Ma Piantedosi bacchetta i politici locali perché occorrono iniziative anche di regione e comuni e soprattutto occorre istituire un cpr anche nella nostra regione. Una bacchettata evidente al Governatore Giani che si rifiuta di dare il suo assenso.
Nardella è stato l’unico a parlare immediatamente dopo la fine dell’incontro, presentando ovviamente la sua versione sui risultati. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi “si è preso l’impegno a reintegrare il progetto ‘Strade sicure’, come noi abbiamo chiesto, sia per la stazione che anche per le altre piazze dove erano previsti i militari, e quello di inviare più agenti di forze dell’ordine, in particolare di polizia di Stato e carabinieri. Vedremo, non appena arriveranno concretamente questi risultati. Al momento quello del ministro è un impegno che va raccolto con grande serietà – ha aggiunto Nardella – lo prendiamo in parola e vedremo nelle prossime settimane se ci sarà questo effetto”.
La riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha sottolineato Nardella, “è stata molto utile. Io ho ribadito la necessità di assicurare la sicurezza a tutti i cittadini e alle imprese nella nostra città e ho fatto anche riferimento al rapporto della Confcommercio sul problema dei furti nei negozi. Ho sollevato il problema in particolare dello spaccio e dei furti nelle auto con rottura dei vetri e ho anche detto con molta chiarezza che noi non possiamo misurare il fabbisogno delle forze dell’ordine sul numero dei residenti di Firenze, perchè noi oltre ai residenti abbiamo tantissimi lavoratori che vengono a Firenze, dimorano in città ma non sono residenti, così come milioni di turisti che dimorano a Firenze e non sono residenti; quindi ci vuole un diverso calcolo di organici di forze dell’ordine per quanto riguarda la nostra città”.
Piantedosi ha confermato che i nuovi agenti a Firenze, più volte invocati dal sindaco Dario Nardella, “in parte sono già arrivati e altri ne arriveranno. Ho fatto presente al sindaco di quello che è già arrivato e di quello che arriverà, e ho anche fatto presente che l’azione di contrasto e prevenzione di certi fenomeni non si nutre solo del numero di agenti di polizia ma anche di tante altre iniziative. Sono in arrivo o già arrivati dunque i 200 agenti chiesti da Nardella e in più, ha annunciato Piantedosi, tornerà il programma ‘Strade sicure’ con la partecipazione dell’esercito. Ma il ministro ha nuovamente sottolineato che le istituzioni locali debbono collaborare con l’azione delle polizie locali e con altre iniziative anche di carattere sociale, e permettendo la costruzione di un Cpr in Toscana che aiuti le Forze dell’ordine a contrastare l’immigrazione clandestina.
MANIFESTAZIONI PRO HAMAS – Mentre era in corso il Comitato in prefettura, oltre 400 persone hanno sfilato nel pomeriggio sui viali. Un corteo degli studenti partito dalla Fortezza da Basso e convocato per il diritto allo studio. L’iniziativa raccoglie pero’ anche istanze per la Palestina. Tra gli striscioni le scritte ‘Con la Palestina che resiste’ e ‘A fianco della Resistenza palestinese’. Tra gli slogan ‘Palestina libera , Palestina rossa’. Uno striscione di apertura rivendica il ‘diritto allo studio’, altri in coda sono mostrati dal Fronte di liberazione del popolo palestinese. Sventolate tra le bandiere, quella della Palestina, Carc, Pci, Fgci. Slogan sono urlati contro la repressione, l’apertura di un comando Nato a Firenze e sulle occupazioni. “Occupiamo quando vogliamo”, e’ stato scandito in riferimento agli sgomberi di alcune occupazioni abusive di immobili in citta’. Un altro e’ stato “I covi dei fascisti si chiudono col fuoco, ma coi fascisti dentro se no e’ troppo poco’. Annunciata la preparazione di una manifestazione il 4 novembre contro la festa delle Forze Armate.
Così vanno le cose nella nostra città e nella nostra regione.