ROMA – L’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione di “tutti i civili da Gaza” nel sud dell’enclave palestinese nel settimo giorno di guerra tra Israele e Hamas. In una nota, l’esercito israeliano ha chiesto “l’evacuazione di tutti i civili di Gaza City dalle loro case a sud per la loro sicurezza e protezione e lo spostamento nell’area a sud di Wadi Gaza”, un corso d’acqua situato a sud della città. “Sarà permesso di tornare a Gaza City solo quando verrà fatto un altro annuncio che lo consentirà”, ha aggiunto l’esercito.
Onu è stata informata dall’esercito israeliano dell’ordine di “ricollocare” circa 1,1 milioni di residenti dal nord della Striscia di Gaza al sud entro 24 ore, ha detto all’AFP il portavoce del segretario generale dell’organizzazione, Stéphane Dujarric, chiedendo che questo ordine venga annullato. Ieri sera “i funzionari delle Nazioni Unite a Gaza “sono stati informati dai loro ufficiali di collegamento militari israeliani che l’intera popolazione a nord di Wadi Gaza sarebbe stata trasferita a sud entro 24 ore”- Secondo Dujarric, un’evacuazione di tale portata è “impossibile senza causare conseguenze umanitarie devastanti”. Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli Affari umanitari (Ocha), più di 423.000 persone sono state costrette a fuggire dalle proprie case nella Striscia di Gaza sotto assedio e bombardata dall’esercito israeliano. Il numero di sfollati in questo territorio densamente popolato da 2,3 milioni di abitanti è salito da 84.444 persone a 423.378, secondo una dichiarazione dell’ufficio delle Nazioni Unite.
L’Onu ha lanciato un appello di emergenza per donazioni del valore di 294 milioni di dollari per soddisfare i “bisogni urgenti” dei residenti più vulnerabili della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, dove più di 400.000 palestinesi hanno abbandonato le loro case negli ultimi giorni e circa 50.000 donne incinte che non hanno più accesso alle cure.
Nessun sostegno o sollievo da parte dell’Onu alle popolazioni di Isaraele – attaccate vigliaccamente da Hamas – che piangono oltre 900 morti, feriti e persone sequestrate dai terroristi palestinesi, questi si soccorsi e appoggiati dall’Onu.