Rinnovare le Istituzioni

Gaza: Israele pronta all’attacco, mentre fallisce al Cairo il vertice sulla pace. Assenti i tre Stati direttamente coinvolti

TEL AVIV – Israele intensificherà immediatamente i suoi attacchi a Gaza per aumentare la pressione su Hamas. L’offensiva di terra sta per entrare nel vivo, a due settimane dall’attacco che il movimento estremista ha condotto nel sud di Israele lo scorso 7 ottobre. “Dobbiamo entrare nella prossima fase della guerra nelle migliori condizioni, non in base a ciò che qualcuno ci dice. Da oggi, stiamo aumentando gli attacchi e minimizzando il pericolo”, ha dichiarato il portavoce delle forze armate, il contrammiraglio Daniel Hagari in una conferenza stampa.
Intanto il vertice per la pace in Medio Oriente, tenutosi al Cairo, con la partecipazione di una ventina di Stati, al quale era presente anche Giorgia Meloni, si è concluso senza dichiarazione finale. A quanto si apprende non è stato raggiunto un consenso unanime tra i partecipanti. La mancanza di una dichiarazione finale non è una sorpresa data le differenze di posizione fra i partecipanti. Secondo quanto riporta SkyNews Arabia, la dichiarazione finale è saltata a causa dei disaccordi tra il gruppo dei Paesi arabi e i rappresentanti occidentali. Gli arabi, afferma l’emittente, riferiscono che gli occidentali “volevano che la dichiarazione includesse solo una condanna del movimento di Hamas, mentre si rifiutavano di condannare Israele per l’uccisione di migliaia di civili a Gaza, o di chiedere un cessate il fuoco urgente e l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia assediata”.
Ospiti del presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi i leader e i ministri degli Esteri di una ventina di Paesi: per l’Italia Giorgia Meloni, intervenuta alla prima sessione del mattino. Il summit convocato da al Sisi aveva chiesto “un avvio urgente delle discussioni per una soluzione complessiva del conflitto israelo-palestinesi, basata sulla soluzione dei due Stati”, avevano fatto sapere fonti egiziane.Al summit sono mancati però tre dei protagonisti principali di questa crisi: Israele, gli Stati Uniti e l”Iran. Nessuna iniziativa avviata da Ue e Onu, la cui inutilità viene confermata proprio nelle occasioni in cui sarebbe necessario un loro incisivo intervento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *