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Gaza: Parlamento si spacca su Hamas. Le sinistre non lo condannano, ma attaccano Israele

ROMA – Dopo una notte e un giorno di trattative, maggioranza e opposizioni non riescono, vergognosamente, a percorrere la via del documento unitario su Israele, mentre da sempre sono unitariamente a fianco di Zelensky e contro Putin. Ribadito il doppiopesismo ipocrita di certe sinistre.

E alla fine passano 4 diverse risoluzioni alla Camera – e tre mozioni al Senato – con voti favorevoli incrociati, che permettono a ciascuno di sfilarsi dai punti più delicati. La maggioranza chiede lo stop ai fondi ad Hamas e di “sviluppare una azione diplomatica” per evitare una “escalation”. Iv-Az e +Europa ne presentano di loro. La sinistra di Avs si astiene da tutte tranne quella controfirmata con Pd e M5s, che viene votata per parti separate: la maggioranza non vuole sottoscrivere che le responsabilità che hanno mandato in frantumi negli anni il processo di pace vadano addebitate non solo ad Hamas, che riceve la condanna dem “senza se e senza ma”, ma anche al governo di Benjamin Netanyhau. Giorgia Meloni aveva chiesto ai suoi di cercare la massima convergenza. Di dare un segnale di compattezza da parte del Parlamento davanti a quello che, in una visita a sorpresa alla sinagoga di Roma, ha definito come una “dimostrazione di odio verso un’intero popolo”.

Nelle varie risoluzioni approvate si ribadisce, a macchia d’olio, “il diritto di Israele a difendersi”, la soluzione dei “due popoli due Stati” che resta, dice il titolare degli Esteri, “la sola via per la pace. Bisogna “isolare Hamas” dice convinta la segretaria del Pd Elly Schlein. Ma non si può non tenere conto, la posizione M5S, che l’assedio di Gaza, come ha ricordato l’Onu, viola il diritto internazionale umanitario. E nemmeno ignorare la questione palestinese, motivo che ha portato Avs ad astenersi e a votare solamente il documento sottoscritto con Pd e 5S che chiede esplicitamente di “continuare a fornire ai civili” nella Striscia, circa due milioni e mezzo di palestinesi, “l’accesso a beni essenziali e vitali come cibo, acqua o elettricità”. Per la maggioranza è invece fondamentale la condanna di Hamas e l’impegno esplicito “ad agire per evitare che arrivino fondi” all’organizzazione terroristica.

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