TEL AVIV – Drammatica escalation in Medio Oriente, dove Hamas ha dichiarato guerra e messo sotto scacco Israele. Colto di sorpresa, lo Stato ebraico stasera si trova a fare i conti con centinaia di morti e una presa d’ostaggi senza precedenti. Alle prime luci dell’alba, nel giorno che chiude le festività ebraiche di Sukkot – come accadde 50 anni fa durante lo Yom Kippur -, da Gaza sono piovuti 5.000 razzi che hanno seminato distruzione e morte. Per ore le sirene di allarme hanno risuonato nel centro e nel sud del Paese, Tel Aviv e Gerusalemme incluse, dove la gente è corsa nei rifugi. Il lancio di razzi non è stato che l’esordio del conflitto: da decine di punti lungo il confine, miliziani armati di Hamas (tra i 200 e i 300) sono penetrati in territorio ebraico e nei kibbutz a ridosso della Striscia da cielo, terra e mare, prendendo in ostaggio civili e militari e uccidendone altri, mentre la gente correva a barricarsi nei rifugi. Video diffusi sui social da siti vicini ad Hamas riportano scene terribili della cattura di ostaggi: secondo i media sarebbero almeno 50, ma il numero non è stato confermato né dal portavoce militare né dalle autorità politiche.
Il bilancio delle vittime del massiccio attacco del gruppo terroristico Hamas contro Israele sarebbe di oltre 250 morti, ma vi sono almeno 1.450 feriti, molti dei quali gravi. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha chiesto ai palestinesi di “lasciare Gaza” e ha promesso di ridurre i nascondigli di Hamas a delle “rovine”. Secondo il premier “sarà una guerra per la quale occorrerà tempo, sarà difficile, giorni di sfida sono davanti a noi”. Poi ha ammonito Hamas a “non torcere un solo capello agli ostaggi a Gaza”. “Voi – ha aggiunto rivolgendosi a loro – fate parte della catena degli eroi di Israele e siamo tutti con voi”.
In Italia la premier Meloni e il presidente Mattarella condannano l’attacco dei palestinesi e confermano il diritto di Israele alla difesa. Biden schiera gli Usa a fianco di Netanyahu e il Pentagono lavorerà per assicurare che Israele abbia “quello di cui ha bisogno per difendersi”. Anche la Ue si associa, dichiarazioni di von der Leyen, Michel, Borrel, Metsola.La Russia è in contatto con le autorità israeliane, palestinesi e dei Paesi arabi e invita le parti in conflitto a cessare il fuoco. Lo ha dichiarato alla Tass il rappresentante speciale del presidente russo per il Medio Oriente e i paesi africani e viceministro degli Esteri russo, Mikhail Bogdanov. Solo l’ Iran e il Libano elogiano Hamas, mentre la Cina si dice preoccupata per l’improvvisa escalation.