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Invasione dei migranti: scontro sindaci dem e governo. Ma la Cei e Elly Schlein predicano l’accoglienza illimitata

ROMA – L’emergenza migranti fa scontrare sindaci e governo. Da un lato i primi cittadini rinfacciano a Meloni e Piantedosi di non saper gestire gli sbarchi, dall’altro il governo accusa i sindaci di sinistra di soffiare sul fuoco per motivi politici e le regioni rosse di non aver accolto l’invito a sottoscrivere lo stato d’emergenza in modo da potersi collegare alla protezione civile
Emblematico il caso di Firenze, dove non a caso l’anno prossimo si vota e la questione migratoria rischia di essere uno dei punti chiave della campagna elettorale.
Nardella parte all’attacco di prefettura e governo, è convinto che il primo errore sia stata la volontà del governo di passare dal «modello Sprar» al «modello Cas», quello dei centri di accoglienza straordinaria immaginati per sopperire alla carenza di posti nelle strutture ordinarie di accoglienza o nei servizi predisposti dagli enti locali, in caso di arrivi consistenti e ravvicinati di richiedenti. Per Nardella l’intento è di «fare implodere realtà come le nostre che fino a oggi hanno dato risposte reali. Come si può spiegare ai cittadini che occupiamo le palestre per i migranti alla vigilia della riapertura delle scuole? È evidente che questa non può essere la soluzione». Sull’emergenza incombe anche la campagna elettorale verso le europee e amministrative 2024 che si è aperta con largo anticipo, con tutti i big in campo. La Firenze culla dell’arte soffre. E il resto d’Italia pure. Rischia il «collasso» per l’afflusso di migranti. I sindaci di sinistra si lamentano dell’accoglienza da fornire obbligatoriamente a loro spese ai presunti minori, ma anche questa è polemica strumentale perché, come risulta dal cruscotto del ministero dell’interno, ad oggi il numero dei minori sbarcati dovrebbe restare inferiore a quello degli sbarchi avvenuti sotto il governo Draghi (2022), osannato dalle sinistre. Inoltre, se si vanno a vedere i Paesi dai quali provengono gli irregolari, molto pochi arrivano da Paesi in guerra, la stragrande maggioranza é spinta da motivi economici, che non giustificano lo status di profugo o di rifugiato. Ma, ciononostante il Pd, per bocca di Schlein, e la cei, per bocca del suo presidente Cardinale Matteo Zuppi, predicano la necessità dell’accoglienza illimitata.
A beneficio di chi vuol conoscere i numeri esatti, nascosti dagli ambienti sopra citati e dalla stampa schierata, ecco quanto risulta dal cruscotto immigrazione del ministero dell’Interno:

SBARCHI 2021 – 22 – 23

PAESI DI PROVENIENZA

MINORI NON ACCOMPAGNATI

Ma, nonostante l’evidenza, politici, vardinali e Ong continueranno a promuovere l’accoglienza e a negare l’emergenza, sostenuti da molti media nazionali e locali, anche se, in quest’ultimo caso, qualcuno ha cominciato a aprire gli occhi e a denunciare il pericolo d’invasione. Complimenti, meglio tardi che mai!

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