Rinnovare le Istituzioni

Ultima Generazione: Lega propone l’arresto in flagranza per chi blocca il traffico

ROMA – Arresto in flagranza per chi blocca il traffico. Lo prevede la proposta di legge della Lega per contrastare in particolare le iniziative degli attivisti, in primis di Ultima generazione, che da mesi con le loro iniziative fermano la cirvcolazione stradale in molte città italiane, provocando le giuste proteste dei cittadini che debbono lavorare o recarsi in uffici, ospedali e altro e ostacolando la circolazione anche dei mezzi di soccorso. Una situazione inaccettabile sempre tollerata dalle sinistre.

“La Lega, ha depositato una Pdl per inasprire le pene per chi blocca la libera circolazione sulle strade. Abbiamo già assistito a tristi scene di sedicenti gruppi attivisti ambientalisti ed ecologisti che impediscono, spesso con il proprio corpo, la mobilità, soprattutto nelle ore di punta, provocando un grande disagio fra gli automobilisti. Introduzione del reato penale, arresto in flagranza e possibilità di daspo urbano. Una soluzione di buon senso a tutela di chi la mattina si alza per andare a lavoro”, dice il deputato della Lega Gianangelo Bof, primo firmatario della Pdl.

“La proposta estende la fattispecie di illecito penale, già individuata dal codice, anche a chi ostacola i trasporti senza l’uso di strumenti, ma semplicemente con il proprio corpo”, afferma il Sottosegretario di Stato alla Giustizia, il senatore Andrea Ostellari. “Esattamente come fanno alcuni prepotenti, che credono di cambiare il mondo, impedendo alle persone di raggiungere scuole, luoghi di lavori e ospedali. Bene anche l’introduzione dell’arresto in flagranza e del Daspo, che potrà essere emesso direttamente dal Questore. L’ambiente e la salute si difendono con buonsenso e responsabilità, non bloccando il Paese”, aggiunge.

Il blocco della circolazione per protestare contro le presunte ingiustizie delle istituzioni e della società non l’hanno certo inventato gli scioperati e nullafacenti giovani di Ultima generazione, i gretini seguaci di Greta. Già partire dal 2001, quando ero prefetto di Pisa e poi di Padova, i centri sociali e gli antagonisti ricorrevano a questo odioso mnezzo di protesta e venivano sanzionati con una purtroppo inefficace sanzione amministrativa di poco più di 2000 euro irrogata dal prefetto, contro il quale lanciavano minacce sul sito Indymedia, collo slogan trito e ritrito “Pagherete caro, pagherete tutto”. Al che il prefetto rispose sullo stesso sito: “Intanto cominciate a pagare voi”, scatenando l’ira funesta dei baldi giovani.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *