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Maltempo Italia: un morto in Calabria, allarme a Torino, in Sicilia e Sardegna

ROMA – Non solo l’Emilia-Romagna di Stefano Bonaccini e Elly Schlein è stata sommersa dalle acque, grazie anche all’imprevidenza e all’incuria delle amministrazioni. Il maltempo colpisce duramente anche altre regioni, che sono in allarme rosso o arancione. L’allerta riguarda ancora Piemonte, Sicilia, Sardegna e Calabria, regioni che continueranno a essere flagellate da forti piogge anche per buona parte di oggi, domenica 21 maggio.

Proprio in Calabria c’è stata una vittima, a Reggio, travolta da un albero in una piccola pineta vicino alla sua abitazione.

L’arcipelago delle Eolie è rimasto isolato, con il mare in tempesta, sospinto da raffiche di vento fino a oltre 20 nodi. Investite con violenza le strutture portuali esposte allo scirocco. A Lipari la situazione più difficile si è avuta nel porto commerciale di Sottomonastero, completamente allagato, così come l’area sottostante. Il mare ha invaso anche la parte terminale della frazione di Canneto, trasportando sabbia e pietre.

Danni anche sulle coste cosentine, in Calabria, e nell’Alto Mugello, in Toscana. Sferzata dal maltempo anche la provincia di Catania, dove i Vigili del fuoco hanno richiamato in servizio altro personale per fronteggiare le richieste di intervento. In città sono stati chiusi mercati e cimiteri. Un tratto della Palermo-Catania è rimasto chiuso per il forte vento. In Sicilia l’allerta resta rossa, arancione nel resto dell’Isola. Alcune famiglie sono state evacuate in una borgata della valle Chisone, in provincia di Torino, a Perosa Argentina.

In Piemonte. dove resta l’allerta arancione per tutte le vallate torinesi e cuneesi e per la zona di pianura tra le due province, sono sotto osservazione i corsi d’acqua , per i quali in qualche caso si è già registrato il superamento della soglia di guardia. Il Po a Torino ha superato il livello di guardia ai Murazzi (foto).

La situazione più critica per l’Ellero a Mondovì e il Ghiandone a Staffarda, nel Cuneese. Il passaggio di piena del Po, a Torino, è previsto per questa sera, ma in città le zone lungo il fiume sono già state chiuse preventivamente ieri sera. Quella che è attesa è comunque una piena ordinaria, come pure quella del Tanaro. “Siamo di nuovo in una situazione difficile – ha detto Alberto Cirio, presidente della Regione – ma il nostro consolidato sistema di Protezione Civile è stato attivato per tempo, per garantire la sicurezza dei cittadini”. Sono stati aperti i centri in 63 Comuni, da ieri è operativa 24 ore su 24 la sala operativa della Protezione civile regionale. Dal monitoraggio dei corsi d’acqua, aggiornato al tardo pomeriggio, non emergono “preoccupazioni” – informa la Regione Piemonte – ma resta l’osservazione costante “per valutare l’arrivo di eventuali ondate di piena”. Interrotte per smottamento alcune strade provinciali nel Cuneese, a Isasca, Monforte d’Alba e Peveragno. Nelle due province di Cuneo e Torino sono impegnati circa 800 volontari, alla Protezione Civile sono arrivate 600 segnalazioni, da Comune, Provincia e Città Metropolitana, per smottamenti e allagamenti. A Torino “la situazione è critica, ma sotto controllo”, ha assicurato il sindaco Stefano Lo Russo, che ha fatto il punto della situazione con l’assessore Tresso. Fino a domani pomeriggio in Piemonte sono previste precipitazioni forti o molto forti sulla fascia pedemontana del Torinese e Cuneese.

Allerta gialla sul sud-est della Valle d’Aosta e in Sardegna in particolare nel Nuorese.

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