BRUXELLES – Via libera della commissione Libertà civili, giustizia e affari interni dell’Eurocamera a un pacchetto di 4 proposte legislative sui migranti messe in campo nell’ambito del pacchetto della riforma del Patto di migrazione e asilo. Gli eurodeputati hanno approvato i testi relativi alla revisione dei regolamenti per lo screening dei cittadini di Paesi terzi alle frontiere esterne, la gestione dell’asilo e della migrazione, “crisi e forza maggiore nella migrazione e asilo” e lo status dei cittadini di Paesi terzi residenti di lungo periodo.
Gli eurodeputati della commissione parlamentare hanno appoggiato il nuovo regolamento sullo screening alle frontiere dell’Ue e sull’accesso alle informazioni sulle condanne penali dei cittadini extracomunitari con 41 voti a favore, 17 contrari e 7 astensioni. Le nuove regole di screening si applicheranno alle persone che non soddisfano le condizioni di ingresso di uno Stato membro dell’Ue, che entrano nell’Unione in modo irregolare o che sbarcano a seguito di un’operazione di ricerca e salvataggio, o che hanno fatto richiesta di protezione internazionale a un valico di frontiera.
Con 38 voti a favore, 21 contrari e 6 astensioni, il via libera ha riguardato il mandato negoziale sulle procedure di asilo alle frontiere. La proposta introduce la possibilità di procedure più rapide e semplificate per le richieste di asilo direttamente dopo lo screening, anche per le nazionalità con bassi tassi di riconoscimento. Queste dovrebbero essere completate in 12 settimane, compresi i ricorsi. In caso di rifiuto o di rigetto della domanda, dovrebbe essere prevista una procedura di rimpatrio della durata massima di 12 settimane. I minori non accompagnati, i bambini sotto i 12 anni e le loro famiglie, così come le persone con problemi di salute, dovrebbero sempre essere sottoposti alla normale procedura di asilo. Durante la valutazione di una domanda di asilo o l’espletamento delle procedure di rimpatrio, il testo prevede che il richiedente deve essere ospitato dagli Stati membri dell’Ue e potrebbe essere trattenuto.
Con 36 voti a favore, 13 contrari e 16 astensioni, la commissione ha adottato un progetto di relazione che introduce modifiche alla direttiva del 2003. In base alle nuove regole, i titolari dello status di residente di lungo periodo nell’Ue potranno trasferirsi in un secondo Stato membro per motivi di lavoro o di studio senza ulteriori requisiti (come i controlli sul mercato del lavoro o i requisiti di integrazione). Il testo approvato punta a ridurre a tre anni – invece dei cinque proposti – il periodo di residenza legale in uno Stato membro per acquisire lo status di soggiornante di lungo periodo nell’Ue.
Fratelli d’Italia e Lega, a quanto si apprende, in commissione Libe (Libertà civili, Giustizia e Affari interni) hanno votato contro tutte e quattro le proposte sul mandato negoziale all’Eurocamera sulla Riforma del Patto di migrazione a asilo, che invece ha visto il sì in gran parte compatto del gruppo dei socialisti, dei popolari e dei liberali di Renew. Forza Italia, rappresentata da Alessandra Mussolini, ha votato contro la relazione dell’eurodeputato socialista Juan Fernando Lopez Aguilar sulle situazioni di crisi e l’asilo mentre sulle altre proposte ha votato a favore in linea con i popolari.
“Con il voto di oggi il Parlamento europeo ha completato tutti i fascicoli del patto di migrazione e asilo, ora disponiamo di un mandato forte con cui avviare i negoziati con il Consiglio e raggiungere un risultato entro il prossimo anno: non si deve più perdere tempo”. Lo scrive via Twitter la presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, dopo l’approvazione dei quattro testi sulla migrazione in Commissione Libertà civili del Pe.