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Migranti: con i nuovi cpr più militari nelle città per “strade sicure”. Papa Francesco: “L’Europa sia solidale”

ROMA – Il raddoppio dei Cpr richiede “un rafforzamento delle forze dell’ordine che vigilano nelle strutture: servirà quindi aumentare le assunzioni, ma sarà utile anche riportare a 7mila unità i militari impegnati nelle città per l’operazione Strade sicure, dopo il taglio di 2mila operato dal governo Conte 2: la proposta è in valutazione nel nuovo decreto legge su immigrazione e sicurezza atteso al Cdm della prossima settimana e che contiene, tra l’altro, misure contro i migranti ‘falsi minorenni'”. Così all’ANSA il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, che ribadisce: “i nuovi Cpr sono indispensabili, ospitano tendenzialmente persone pericolose, chi vi si oppone si oppone alla sicurezza del Paese”. Un segnale a chi, come Nardella e Giani, protesta e rema contro il governo, reclamandone però interventi a favore dei territori.

BERGOGLIO – Mentre in Italia si cerca di limitare l’invasione, il Papa predica ancora accoglienza illimitata: “Noi non possiamo mandare indietro i migranti come in un ping-pong“. Lo ha sottolineato il Papa sul volo di ritorno da Marsiglia rispondendo a una domanda sul dramma dei migranti. Ha iniziato il pontificato a Lampedusa denunciando l’indifferenza. Dieci anni dopo chiede all’Europa di essere solidale. Da dieci anni rilancia lo stesso messaggio, vuol dire che ha fallito? “No. – la risposta del Papa- . Direi che la crescita della consapevolezza è andata lentamente. Oggi c’è coscienza del problema migratorio, arrivato come una patata bollente che non si sa come prendere. Angela Merkel ha detto una volta che si potrebbe risolvere andando in Africa e alzare il livello di vita dei popoli africani. Ci sono stati casi molto brutti, dove i migranti sono stati mandati indietro, come in un ping-pong, pur sapendo che tante volte finiscono nei lager, peggio di prima. Quelle persone soffrono perché è il regno del terrore. Sono schiavi. Noi non possiamo mandarli indietro come in un ping-pong. I migranti vanno accolti, protetti, promossi e integrati. Se tu non puoi integrarlo nel tuo Paese, accompagnalo nella sua terra, ma non lasciarlo nelle mani dei criminali crudeli, disgraziati criminali che fanno tanto male. Questo è il problema migrazioni”. Belle parole, nobile denuncia, accorato appello, ma occorrono soluzioni praticabili, non sogni irrealizzabili.

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