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Migranti: Meloni incalza i Paesi EuMed-9. Scendono in campo anche Metsola, von der Leyen e Weber

ROMA – L’importanza di lavorare a una posizione comune e coesa, per rendere l’azione più efficace, e la necessità di insistere sull’attuazione rapida dell’approccio comune, concordato nel Consiglio europeo di febbraio. Sono i contenuti di una lettera che, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha inviato ai partner del formato EuMed9, in vista del vertice di Malta di venerdì, e per conoscenza a Ursula von der Leyen e Charles Michel. L’appello, spiegano fonti diplomatiche, è quello di continuare a impegnarsi per dare segnali e avere risultati immediati, con un riferimento al Memorandum con la Tunisia.

Ma Meloni non è la sola a intervenire sul tema, scendono in campo, al suo fianco, anche Metsola, von der Leyen e Weber. Speriamo che, almeno stavolta, non si tratti delle solite parole al vento.

METSOLA – “Un Paese che si trovi a far fronte a un arrivo massiccio di flussi migratori come a Lampedusa, un’isola di 6.000 cittadini che improvvisamente riceve 1.700 persone in un giorno, altre 3.000 un altro, non può essere lasciato solo e non può sentirsi lasciato solo”. Così la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in un’intervista al pool di agenzie di stampa riunite nell’European Newsroom. Metsola ha sottolineato la necessità di “non separare la dimensione interna e quella esterna dell’immigrazione” e di “essere coerenti nel modo in cui trattiamo con i paesi vicini.  Finché non avremo trovato una soluzione che consenta di esaminare le richieste di asilo al di fuori del territorio dell’Ue – ha aggiunto – dovremo dialogare con quei Paesi da cui i migranti non hanno altra soluzione che salire su un’imbarcazione”. 

VON DER LEYEN – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un punto stampa con la neo premier lettone, Evika Silina, ha detto che “Gli attacchi ibridi sferrati contri i nostri Paesi membri sono un ulteriore motivo per cui abbiamo bisogno di un rapido accordo politico su due proposte chiave: il Patto per la migrazione e l’asilo, per avere regole comuni nell’Ue, e la revisione del bilancio pluriennale” comunitario “che prevede un supplemento” di fondi “per la migrazione”, denunciando quello che ha definito la “strumentalizzazione cinica e disumana dei migranti da parte della Bielorussia”. 

WEBER – Da parte sua, il leader del Ppe Manfred Weber ha attaccato duramente la Germania:  “Ci aspettiamo che al Consiglio Affari Interni ci sia un segnale per un’intesa sul Patto sulla migrazione. Se non abbiamo tutto il pacchetto sul tavolo l’Eurocamera continuerà a bloccare i negoziati al trilogo. La mancanza di un’intesa sul Patto sui migranti danneggerebbe la campagna elettorale. Non c’è altra possibilità che avere l’intesa sotto la presidenza spagnola. Mi aspetto che Berlino sostenga il risultato dei negoziati sul regolamento sulla crisi. Chiediamo alla Germania un chiaro segnale, ieri sul dossier del regolamento sulle crisi sono arrivate parole confuse dal ministro Baerbock. La Germania ha accettato l’intesa sotto la presidenza ceca e poi ha cambiato idea a causa dei Verdi”.

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