Rinnovare le Istituzioni

Morte Napolitano: il Pd lo beatifica, ma fu lui (1998) a creare i Cpta, diventati Cpr, demonizzati da Schlein, Giani e compagni

ROMA – Tutti in ginoccchio a beatificare Re Giorgio Napolitano, il vecchio ex-comunista assorto ai massimi vertici delle nostre istituzioni. In prima fila, ovviamente, il suo successore Mattarella e i big vecchi e nuovi del Pd, oltre a tutti gli esponenti di partiti, con accenti diversi.

Ma Schlein Bonaccini, Giani, Fratoianni e tutti gli altri compagni dimenticano che fu proprio Napolitano, allora ministro dell’interno, a firmare la prima legge sull’immigrazione (la Turco – Napolitano) , la numero 40 del 1998, che, tra l’altro, prevedeva l’istituzione dei Centri di permanenza temporanea e assistenza (Cpta), poi modificati nel corso del tempo fino ad arrivare agli attuali Cpr (Centri permanenza e rimpatrio). Quel provvedimento, in tutto 49 articoli, conteneva disposizioni poi consolidate nel decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, Testo unico sull’immigrazione e sulla condizione dello straniero. E modificata, ma non in quella parte, dalla legge Bossi-Fini e da altre successive.

I principi fondamentali che sono alla base del Testo unico erano essenzialmente tre: la programmazione dei flussi migratori e il contrasto all’immigrazione clandestina (per quanto riguarda il diritto dell’immigrazione); la concessione di una ampia serie di diritti volti all’integrazione degli stranieri regolari (diritto dell’integrazione).

Per quanto riguarda le procedure di espulsione, di cui si dibatte particolarmente in queste ore, si prevede adesso che, se non si può procedere immediatamente, gli stranieri debbono essere trattenuti presso appositi centri di permanenza per i rimpatri, Ricordiamo che i Cpr, istituiti dal decreto legge 13/2017, hanno sostituito i Centri di identificazione ed espulsione, i Cie, che a loro volta avevano preso il posto dei Centri di permanenza temporanea ed assistenza, i Cpta, istituiti come detto proprio con la legge Napolitano-Turco, che quindi possono essere considerati il fondamento delle procedure attuali.

Dunque i compagni che si accaniscono contro Salvini e la Meloni hanno la memoria corta. Il principio della detenzione degli stranieri irregolari negli attuali cpr fu sancito proprio dal loro ministro Napolitano, che giustamente distingueva il trattamento fra migranti regolari e clandestini. Ma per gli eredi nostrani del comunismo ogni mezzo è utile per abbattere il nemico, recuperando il ootere perduto, anche a costo di danneggiare l’Italia e il popolo italiano.

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