NEW YORK – Situazione imbarazzante alle Nazioni Unite: Serghei Lavrov , per la Russia, assumerà la presidenza di turno del Consiglio di Sicurezza Onu e la portavoce ministero degli Esteri Maria Zakharova ha confermato che il titolare della diplomazia di Mosca arriverà nel corso del mese di aprile a New York. «Un evento chiave sarà il dibattito aperto di alto livello sul multilateralismo efficace attraverso la difesa dei principi della Carta delle Nazioni Unite, e la riunione sarà presieduta da Lavrov», ha sottolineato Zakharova, senza precisare quando il ministro arriverà, ma facendo sapere che presiederà almeno un altro incontro, il 25 aprile, sul Medio Oriente.
L’idea Mosca sia alla guida per 30 giorni dell’organismo creato per mantenere la pace e la sicurezza internazionali scatena l’ira di Kiev. «La presidenza russa il primo aprile è un brutto scherzo, la Russia ha usurpato il suo seggio, sta conducendo una guerra coloniale, il suo presidente è un criminale di guerra ricercato dalla Cpi per rapimento di minori», afferma il capo della diplomazia ucraina, Dmytro Kuleba. A suo parere, si tratta «della più grande truffa diplomatica del secolo», e per questo torna a chiedere agli altri membri di «delegittimare e mettere all’angolo» Mosca, anche se si ritiene praticamente impossibile che possa essere espulsa, come Kiev chiede da tempo (sarebbe infatti necessario un voto del Cds e quindi anche della Russia, che ha il diritto veto essendo uno dei cinque membri permanenti).
Diversi esperti, comunque, ritengono improbabile che Mosca condizioni in maniera effettiva l’andamento dei lavori. Il presidente dell’organo Onu cambia con una turnazione mensile seguendo l’ordine alfabetico dei quindici membri, e secondo la Carta delle Nazioni Unite tutti sono obbligati a rispettare le decisioni del Consiglio. Se il valore simbolico è importante, il potere di influenzare le scelte è pochissimo, anche se la Russia utilizzerà il ruolo per tentare di creare divisioni.