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Onu: Lavrov si dice pronto a negoziati, mentre Zelensky è attaccato dal premier Morawiecki per aver insultato i polacchi

La Russia è pronta per i negoziati sull’Ucraina, ma non prenderà in considerazione alcuna proposta per il cessate il fuoco. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in una conferenza stampa dopo l’intervento ala 78esima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. “Sì, siamo pronti per i negoziati” sull’Ucraina, ha detto Lavrov, aggiungendo che ”non prenderemo in considerazione alcuna proposta per un cessate il fuoco. Perché una volta che lo abbiamo considerato, ci avete ingannato”.

Lavrov ha inoltre definito “allarmante e deplorevole che Italia, Germania e Giappone – le potenze dell’Asse della seconda guerra mondiale – abbiano votato per la prima volta contro una risoluzione proposta da Mosca sulla inammissibilità della glorificazione del nazismo”. 

Zelensky “non insulti più i polacchi”. E’ il monito arrivato dal capo del governo di Varsavia, Mateusz Morawiecki, dopo le parole del presidente ucraino, che ha accusato la Polonia di fare una “messinscena” sulla questione delle importazioni di grano. “Voglio dire al presidente Zelensky di non insultare mai più i polacchi, come ha fatto recentemente nel suo discorso alle Nazioni Unite – ha detto Morawiecki, nel corso di un comizio ieri sera in vista delle elezioni del 15 ottobre – Il popolo polacco non permetterà mai che ciò accada e difendere il buon nome della Polonia non è solo un mio dovere e onore, ma anche il compito più importante del governo polacco”.

Mosca prevede che aumenteranno gli attriti tra Kiev e le altre capitali europee dopo le recenti tensioni con il governo polacco legato all’embargo imposto da Varsavia sull’import di grano ucraino. “Vediamo che ci sono alcuni attriti tra Varsavia e Kiev, prevediamo che queste tensioni aumenteranno”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, durante un punto stampa. “Notiamo con rammarico che entrambe le capitali sono ora il centro principale della russofobia”, ha osservato. “Comprendiamo che anche l’attrito tra Kiev e le altre capitali europee aumenterà nel tempo. Ciò è inevitabile – ha aggiunto il portavoce – Nel frattempo continuiamo la nostra operazione militare speciale per adempiere agli obiettivi che noi stessi ci siamo prefissati”.

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