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Pensioni, Francia: Macron spiega la riforma in tv a reti unificate. Continuano scioperi, proteste, scontri e arresti

PARIGI – Macron parla al popolo francese a reti tv unificate per spiegare la riforma delle pensioni, ma continuano in tutta la Francia scioperi, proteste, scontri e arresti.

Non mi fa piacere fare questa riforma, non avrei voluto farla“. A dichiararlo nella sua intervista in diretta televisiva è stato il presidente francese Emmanuel Macron, che ha definito la riforma delle pensioni non un lusso, non un piacere, ma una necessità, è nell’interesse superiore della nazione“. “La riforma è molto difficile” ha rimarcato, e a una domanda ha risposto: “Non vivo di rimpianti, ma di volontà e tenacia”. Il testo della “riforma delle pensioni seguirà il suo percorso democratico” ha detto Macron. “E’ stata adottata attraverso un voto”, oggi “è all’esame della Corte Costituzionale, bisognerà attendere che si pronunci”.

L’auspicio del presidente francese è che la riforma “entri in vigore entro la fine dell’anno”. “Mi dispiace – ha aggiunto – che nessun sindacato abbia proposto un compromesso”. Poi, insistendo nel corso della sua intervista sulla necessità della riforma delle pensioni, malgrado l’impopolarità del provvedimento, Macron ha sottolineato: “Tra i sondaggi a breve termine e l’interesse superiore della nazione, scelgo quest’ultimo”.Il presidente ha scandito il “no alla violenza estrema usata per aggredire i funzionari eletti, no all’uso della violenza senza regole”. “Non possiamo accettare né faziosi né fazioni”, ha affermato, esprimendo rispetto per il dissenso espresso nelle manifestazioni organizzate dai sindacati “nella calma”. Macron ha inoltre osservato che “molta della rabbia che è stata espressa non riguarda solo le pensioni e voglio tornarci e poterne parlare. Ma il nostro sistema oggi lo dobbiamo riformare e quindi lo faccio per senso di responsabilità, nell’interesse generale”.

L’intervento del presidente non placa la rivolta popolare. Ancora proteste in Francia per contestare la riforma delle pensioni, approvata dal governo di Parigi scavalcando il Parlamento, che innalza a 64 anni l’età pensionabile. In particolare a Parigi, in Place de la République, si sono registrati scontri tra i manifestanti e la polizia, che ha lanciato gas lacrimogeni per disperdere la folla come riporta Le Figaro. Sono 128 le persone arrestate nella serata di ieri in tutta la Francia. Migliaia di persone hanno manifestato in diverse città , 3500 delle quali a Parigi e 4100 a Nantes. Nella maggior parte dei casi, i cortei e le dimostrazioni si sono svolti nella calma, ma in altri sono stati segnalati incidenti. Il bilancio parla di 61 agenti feriti, mentre i manifestanti hanno denunciato violenze da parte della polizia.

Quasi 1.500 manifestanti hanno marciato anche a Rennes, come riferisce Ouest France spiegando che nella località sono stati appiccati alcuni incendi. Manifestazione spontanea anche a Montpellier, dove sono state erette alcune barricate che poi sono state date alle fiamme. Incendi anche nel centro della città di Lille.

La protesta vivrà un’altra giornata rovente oggi, giovedì 23 marzo, quando tra i 600mila e gli 800mila manifestanti sono attesi in piazza in tutta la Francia, come scrive Le Figaro citando stime dell’intelligence e spiegando che solo a Parigi si prevedono dai 40.000 ai 70.000 manifestanti. A partecipare alla protesta nella capitale francese potrebbero essere, riferiscono le fonti, tra i 400 e i 600 gilet gialli e dai 400 ai 600 ‘elementi radicali’.

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