NEW YORK – Il numero di omicidi nelle principali citta’ americane e’ aumentato di oltre il 10% negli ultimi due anni, nell’era del Presidente Biden che, nonostante i proclami vuoti, non riesce a frenare la diffusione e l’uso delle armi. Anzi, con le forniture enormi di armi a Zelensky inc entiva non solo la guerra in Ucraina, ma anche la potente lobby americana del settore.
Le statistiche sono riportate da uno studio di WalletHub pubblicato dal New York Post, secondo cui i tassi maggiori di omicidi sono stati registrati a Memphis (Tennessee), New Orleans (Louisiana), Richmond (Virginia), Washington DC e Detroit (in Michigan). Nella top ten ci sono anche Durham (in North Carolina), Dallas (Texas), Milwaukee (Wisconsin), Las Vegas (Nevada) e Kansas City (Missouri).
Dopo aver confrontato l’aumento dei tassi di omicidi nelle 45 delle città più popolate del paese tra il 2021 e il 2023, gli studiosi hanno notato che la crescita e’ più rapida nelle città guidate dai democratici (il partito di Biden) rispetto alle controparti repubblicane. Ad esempio, sottolineano, le prime cinque citta’ della lista sono guidate tutte da amministrazioni dem. Per gli esperti le politiche piu’ morbide sul crimine nei luoghi progressisti hanno esarcerbato il problema, ma non è certo una novità. Anche in Italia il lassismo interessato delle sinistre in tema di sicurezza e d’immigrazione clandestina fanno aumentare il crimine, ma soprattutto la paura della gente.
