ROMA – Secondo quanto riferito dall’Agenzia Reuters, il ministro della Difesa taiwanese Chiu Kuo Cheng ha dichiarato che l’Esercito Popolare di Liberazione cinese potrebbe trovare dei pretesti per entrare in aree vicine allo spazio aereo e marittimo di Formosa. La tensione tra le due nazioni è stata alimentata dal fatto che Taiwan sta intensificando gli scambi militari con gli Stati Uniti, proprio mentre la Casa Bianca ha aggiunto nuove aziende cinesi alla propria lista nera, indispettendo Pechino.
Il ministro della Difesa ha affermato che l’esercito cinese potrebbe fare un “ingresso improvviso” nella zona contigua di Taiwan e avvicinarsi al suo spazio territoriale, ovvero entro le 12 miglia nautiche dalle sue coste.
Chiu Kuo-cheng ha spiegato che l’Esercito Popolare di Liberazione potrebbe utilizzare come scusa la presenza di navi straniere nelle acque vicine a Taiwan per giustificare la propria presenza. Ha anche sottolineato che Taiwan ha aumentato la sorveglianza e il pattugliamento delle acque e dell’aria intorno all’isola per prevenire eventuali incursioni cinesi.
La comunità internazionale, tuttavia, per evitare conflitti, non ha mai riconosciuto il Paese, nonostante potenze come gli Stati Uniti ne abbiano legittimato l’esistenza con scambi diplomatici e commerciali continuativi. L’allarme del ministro della Difesa di Taiwan è un segnale di come la situazione stia diventando sempre più tesa e imprevedibile. Molti osservatori internazionali stanno monitorando attentamente gli sviluppi in Asia orientale, preoccupati per la possibilità di un conflitto armato tra le due nazioni.
BIDEN – Soprattutto per il sostegno senza limiti fornito dagli Usa di Biden a Taiwan e per le provocazioni di molti esponenti dem americani, a cominciare dall’ex portavoce della Camera Nancy Pelosi, che si è recata sull’isola in appoggio al governo contro la Cina. Della serie, Biden alimenta le tensioni in Europa e in asia per suoi fini politici particolari, in previsione della sua ricandidatura alla Casa Bianca.