ROMA – Rischia di andare in frantumi il Terzo Polo Renzi.Calenda, che aspirava invece a fare da ago della bilancia fra destra e sinistra. Le parti sono ormai sempre più distanti e il possibile riavvicinamento di Renzi a Forza Italia non ha semplificato certo l’accordo.
Calenda alla fine sbotta: ‘Siamo due partiti diversi con modi diversi di fare politica. Renzi può e faccia quel che vuole sui gruppi… Se vuole andare via dai gruppi è una scelta sua che rispetterò ma voglio finire questa storia, perché davvero non ce la faccio più mi sono rotto le balle… Questo balletto non mi appartiene”. Lo ha detto Carlo Calenda a ‘Controcorrente’ su Retequattro.
Sui social, Carlo Calenda elenca le priorità e “le cose di cui vogliamo parlare nei prossimi mesi” e sembra fare un altro passo per marcare le distanze con Italia viva e Matteo Renzi. Gli ex sodali del Terzo polo, si sa, in Parlamento ormai sono ai titoli di coda. L’ultima cosa che avevano in comune, i gruppi di Camera e Senato, traballano tra le polemiche dei leader e i botta e risposta non proprio da compagni di banco (l’ultimo via social tra Matteo Richetti e Ivan Scalfarotto).
Renzi, del resto, era stato molto chiaro: «Abbiamo chiesto ad Azione di sapere se vogliono stare nello stesso gruppo, se condividiamo il futuro o no, se si deve fare un percorso insieme. Andiamo a vivere insieme o restiamo separati? Domando ad Azione, vogliamo stare nella lista insieme no? Il futuro insieme è la lista alle europee. Se vogliamo vivere un percorso insieme ma continuano gli attacchi, non si sta insieme. Se pensa che sia un mostro, amici come prima, ma vorrei che parlassimo di politica e di misure».
Inoltre il leader di Iv aggiunge a Sky Tg 24. «Si va insieme alle europee, sì o no? Se lui non vuole lo dica». Insomma, a giudicare dai toni, l’ex presidente del Consiglio “Di sicuro c’è che Matteo è stufo. Calenda ha lanciato il sasso e ora prende tempo per non finire nel misto”, spiegano fonti vicine a Renzi. “Carlo ha sfasciato tutto”, lamenta la senatrice e coordinatrice di Iv Raffaella Paita.
“Lo scioglimento dei Gruppi ci sarà, ma a Camere chiuse. Per poi avviare la pratica alla ripresa, a settembre”, assicura un deputato iscritto al gruppo Iv-Azione. La soluzione, che circola anche in ambienti renziani, può essere quella di una “separazione consensuale”. Una “separazione politica”, viene anche definita da una parlamentare.