TORINO – Ennesima serata di tensione, nel centro della città per il corteo contro il G7 promosso dal centro sociale Askatasuna e dai collettivi studenteschi, nel primo giorno della riunione dei ministri dell’Ambiente alla Reggia di Venaria. Alcuni manifestanti, militanti del centro sociale, hanno colpito con aste e bastoni uomini e mezzi della polizia, e sono stati respinti con l’uso di lacrimogeni. In precedenza la polizia aveva usato idranti per allontanare i manifestanti. La Cassazione ha recentemente certificato, in sentenza, che Askatasuna persegue le finalità di banda armata nei confronti delle istituzioni e dello Stato. Il governo non ha il coraggio di avviarne lo scioglimento, mentre il Comune di Torino (giunta di sinistra e sindaco Lorusso) lo dichiara bene comune e gli concede la struttura occupata quale centro antifascista.
I manifestanti, che volevano dirigersi verso gli alberghi che ospitano le delegazioni e Palazzo Madama, sede della serata di gala, hanno continuato a spostarsi nel centro cittadino cercando varchi, ma i cordoni di polizia hanno chiuso ogni possibile accesso. Dal corteo sono state lanciate a più riprese uova, fumogeni e qualche bottiglia contro le forze dell’ordine. Il primo momento caldo a poche decine di metri dalla partenza del corteo, da Palazzo Nuovo, la sede universitaria dove militanti dei centri sociali e dei collettivi studenteschi si erano riuniti in assemblea.
La polizia ha subito fatto indietreggiare i manifestanti all’imbocco di via Po. Il corteo si è poi ricomposto e diretto verso altre zone del centro nel tentativo di avvicinarsi il più possibile alle zone transennate, dove si sono verificati altri momenti di tensione. Vicino al cinema Massimo alcuni antagonisti hanno lanciato tavolini di un dehors e sono stati fatti indietreggiare. Nel pomeriggio erano stati gli attivisti di Extinction Rebellion a prendersi la scena salendo a sorpresa sul tetto di un edificio in piazza Carlo Emanuele II, sede della facoltà di biologia, da dove hanno mostrato uno striscione con la scritta ‘The king is nake, G7 is a scam’ (Il re è nudo, il G7 è una presa in giro’.). Poi gli attivisti avevano bloccato una strada ballando al ritmo della musica techno: una cinquantina le persone identificate dalla Digos della questura di Torino che durante le perquisizioni ha sequestrato corde da arrampicata e coltellini modello svizzero
Dopo le ultime tensioni con la carica di alleggerimento in via Verdi i manifestanti contro il G7 si sono spostati di fronte a Palazzo Nuovo, a Torino, e la situazione è tornata tranquilla. Cinquanta gli identificati della Digos: tra di loro, secondo gli investigatori, ci sarebbero anche i militanti e i vertici del centro sociale Askatasuna che avrebbero partecipato attivamente ai disordini. Nei loro confronti saranno presentate denunce per anneggiamento, violenza a pubblico ufficiale aggravata e danneggiamento e lancio di oggetti.
Silenzio da parte delle sinistre, che sostanzialmente appoggiano queste manifestazioni contro il G7 organizzato dalla Meloni. Sembra di esser tornati all’epoca del G8 di Napoli -. teatro anche allora di contestazioni delle sinistre – quando a Berlusconi, allora premier, fu notificato – a mezzo Corriere della Sera – un avviso di garanzia dal pool di Mani Pulite di Borrelli, Di Pietro, Davigo e compagni. Vedremo nei prossimi mesi se accadrà di nuovo.