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Turismo Toscana: flop di quello balneare (-3,2%). La stima di Confesercenti. In aumento le presenze straniere

FIRENZE – Una ricerca condotta dal Centro studi turistici di Firenze per conto di Confesercenti mostra un calo delle presenze turistiche, soprattutto per gli italiani. Il trimestre giugno-agosto si chiude con un meno 1,4% di pernottamenti rispetto all’estate 2022, risultato di una netta flessione degli italiani (meno 5,7%) e di un incremento degli stranieri (più 3,6%) che hanno salvato la stagione ma non sono riusciti a compensare del tutto. Il trend è in calo anche per settembre (meno 2,3%, pari a un milione di pernottamenti in meno rispetto al 2022) e restano molto incerte le aspettative per l’ultimo trimestre dell’anno.

In questo quadro reggono solo le città d’arte che sono cresciute del 2,7%, sempre grazie agli stranieri che hanno fatto più 6,5% mentre anche qui gli italiani sono calati del 4,1%. Le località balneari hanno visto un calo della domanda del 3,2% e le località di campagna e collina del 3,1%. Le «perdite» si sono aggravate scendendo lungo lo Stivale: il Nord Est e il Nord Ovest hanno retto meglio, il Centro ha perso circa il 2%, mentre il Sud e le isole hanno perso il 3,6%.

Molti operatori, ormai «abituati» ai pienoni dell’era Covid e confortati dalle stime di primavera, hanno aumentato di molto le tariffe, spingendo al rialzo i prezzi di alloggio, ristorazione e servizi. «A quel punto chi doveva programmare le vacanze, già alle prese con rincari di ogni tipo, ha iniziato a guardarsi intorno, puntando su mete alternative come la Grecia o l’Albania, proprio perché quest’anno ci si poteva liberamente spostare e scegliere la destinazione in base alla maggior convenienza», osserva Confesercenti. Il flop dell’estate 2023 quindi sembra il risultato del sommarsi di due fattori: il definitivo ritorno alla normalità dopo la pandemia e il peso dell’inflazione sulle tasche degli italiani che, quando possono permettersi di fare le vacanze, vanno in cerca di mete economicamente abbordabili, con un giusto rapporto tra qualità e prezzo che in Toscana, come in altre regioni d’Italia, non sempre hanno trovato.

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