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Ucraina, anniversario invasione: G7 si collega con Zelensky e Biden gli invia altri 2 miliardi di armamenti. Cina propone piano di pace

WASHINGTON – Joe Biden avrà un incontro virtuale con i leader del G7 e il presidente Volodymyr Zelensky in occasione del primo anniversario dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. Durante l’incontro, aggiunge la nota, il presidente Biden e gli altri leader del G7 ribadiranno l’impegno a “continuare a coordinare gli sforzi per sostenere l’Ucraina e far pagare alla Russia i costi di questa guerra”.

Proprio a tal fine, per incrementare la guerra, Washington erogherà un’altra tranche di aiuti militari all’Ucraina pari a 2 miliardi di dollari, un anno dopo l’inizio dell’invasione russa: lo ha annunciato alla CNN il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan. Sullivan non ha fornito dettagli su queste nuove consegne. L’alto funzionario, che ha accompagnato Joe Biden in una visita a sorpresa a Kiev questa settimana, ha aggiunto che l’amministrazione statunitense si chiede costantemente come “dare all’Ucraina gli strumenti di cui ha bisogno per vincere”.

CINA – Mentre Biden e la Nato accelerano con la loro plitica di incrementare il conflitto fino alla distruzione della Russia e di Putin, la Cina mantiene un doppio binario. Da un lato, secondo fonti europee smentite da Pechino, fornirebbe armi alla Russia, dall’altro ammonisce contro i rischi di una guerra nucleare.

L’esercito russo sarebbe impegnato in trattative con la cinese Xi’an Bingo Intelligent Aviation Technology per la produzione di massa di droni kamikaze alle sue forze armate. E’ quanto riporta Der Spiegel, secondo cui la vicenda crea una nuova urgenza nel dibattito sul possibile sostegno militare cinese alla Russia. Bingo, in base alle informazioni raccolte dalla testata tedesca, ha accettato di produrre e testare 100 prototipi di droni ZT-180 prima di consegnarli alla Difesa russa entro aprile 2023. Gli esperti militari ritengono che lo ZT-180 sia in grado di trasportare una testata da 35 a 50 chilogrammi.

PIANO CINESE – Le armi nucleari “non possono essere usate” e la guerra nucleare “non può essere combattuta”. E’ uno dei 12 punti del documento appena diffuso dalla Cina per una soluzione alla crisi in Ucraina. “L’uso o la minaccia di uso di armi nucleari dovrebbe essere contrastato”, si legge in particolare all’ottavo punto, perché bisogna “prevenire la proliferazione nucleare ed evitare una crisi nucleare”.
La Cina sollecita poi “il mantenimento della sicurezza delle centrali nucleari”, esprimendo opposizione agli attacchi armati contro impianti nucleari pacifici.
Nel documento si preme per una soluzione politica alla crisi ucraina, sottolineando che il dialogo “è l’unico modo per risolvere” la questione: le parti “dovrebbero promuovere gradualmente l’allentamento della situazione e raggiungere infine un cessate il fuoco globale”. Pechino, si legge ancora nel documento, si oppone “a qualsiasi sanzione unilaterale non autorizzata dalle Nazioni Unite” e “allo sviluppo e all’uso di armi biologiche e chimiche da parte di qualsiasi Paese e in qualsiasi circostanza”.
Infine, La Cina sollecita il cessate il fuoco e la fine dei combattimenti in Ucraina perché la guerra “non prevede vincitori”, invitando “a mantenere razionalità e moderazione”, ad evitare che la crisi si aggravi o vada fuori controllo e “a sostenere Russia e Ucraina affinché si incontrino” e riprendano “il dialogo diretto non appena possibile”. Nel frattempo, l’invito “ad astenersi dall’attaccare civili e strutture civili”.

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