KIEV – Il presidente Zelensky conferma l’ambiguità del suo comportamento. Subito dopo aver affermato la sua intenzione di trattare per la pace in Crimea, smentisce questo nobile proposito chiedendo nuove armi micidiali agli alleati e affermando che già l’Ucraina può colpire in territorio russo per un raggio di 7000 km.
L’Ucraina, nella guerra contro la Russia, ha bisogno di un centinaio di caccia in più di quelli finora promessi dalla coalizione che sostiene Kiev. A dichiararlo nel corso di un’intervista all’emittente pubblica portoghese è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolineando che “per mettere insieme una forza efficace abbiamo bisogno di un totale di 160 caccia da combattimento” con i quali alla Russia verrebbe impedito di assumere il controllo dello spazio aereo ucraino. Kiev ha ricevuto finora da parte dei Paesi europei offerte per 50 o 60 F-16 di fabbricazione americana. Le armi in dotazione alle forze armate ucraine sono in grado di colpire obiettivi a 700 chilometri di distanza, ha poi spiegato Zelensky in un tweet: ”Oggi ci siamo concentrati sulla prima linea e sulle nostre operazioni offensive. La portata delle nostre nuove armi ucraine è ora di 700 chilometri”. In un videomessaggio il presidente ucraino ha aggiunto che “un’altra notizia importante per la prima linea è che abbiamo concordato di inviare in Ucraina un grosso lotto di veicoli blindati per l’emergenza sanitaria”.
Mentre il presidente pigola chiedendo aiuti agli alleati, il suo ministro degli esteri non trova di meglio che offendere i colleghi dei 27 Stati Ue. Confermando l’arroganza sua e dei principali esponenti del regime. Il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, a margine di un incontro dei ministri degli Esteri dell’Ue a Toledo, parlando della controffensiva ucraina ha ammonito: criticare la strategia e la velocità dell’avanzata delle truppe nei territori controllati dalla Russia equivale a “sputare in faccia” ai soldati ucraini “che sacrificano la loro vita ogni giorno, andando avanti e liberando un chilometro di suolo ucraino dopo l’altro”. “Raccomando a tutti i critici di stare zitti”, ha scandito, prima di invitarli a “venire in Ucraina e provare a liberare un centimetro quadrato da soli”. Aiutateci e state zitti, questa la pretesa del ministro.
A conferma del comportamento aggressivo e bellicoso di Zelensky e dei suoi, il ministero della Difesa russo ha rivendicato di aver abbattuto un drone sul territorio di Lyuberetsky, poco a sud di Mosca, sventando “un attacco terroristico del regime di Kiev. Questa mattina, le forze di difesa aerea hanno sventato un altro tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico con un veicolo aereo senza pilota sul territorio della Federazione Russa”, afferma il rapporto del ministero, citato dai media locali. Il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, ha dichiarato che nessuno è rimasto ferito.