Rinnovare le Istituzioni

Vaccini anticovid e influenza: partita la campagna del ministero, ma alcuni esperti prevedono un flop

ROMA – La vaccinazione con il nuovo prodotto di Pfizer, specificamente sviluppato per contrastare la variante XBB.1.5 – ricorda la Fiaso – è stata raccomandata per cinque categorie principali: persone di età pari o superiore a 60 anni, ospiti delle strutture per lungodegenti, donne in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo postpartum, comprese le donne in allattamento, operatori sanitari e sociosanitari addetti all’assistenza negli ospedali, nel territorio e nelle strutture di lungodegenza, oltre agli studenti di medicina e delle professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali. Persone dai 6 mesi ai 59 anni di età con elevata fragilità a causa di patologie. Inoltre, la vaccinazione viene consigliata a familiari, conviventi e caregiver di persone con gravi fragilità. Inizialmente, durante la fase di avvio della campagna, si darà priorità alle persone di età pari o superiore a 80 anni, agli ospiti delle strutture per lungodegenti, alle persone con elevata fragilità, e agli operatori sanitari e sociosanitari.

Ma la nuova iniziativa ministeriale non sembra partire fra gli entusiasmi di esperti e cittadini . Molti sono rimasti scottati dalle esperienze passate nel periodo di gestione dei governi Conte2 e Draghi. “Se a vaccinarsi” contro Covid in questa stagione autunno-inverno “sarà uno sparuto gruppo di volenterosi, non diamo la colpa ai novax”. L’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’università del Salento, esprime perplessità sulle indicazioni istituzionali arrivate in queste ore. “E’ stata promulgata la nuova, attesissima, circolare che riporta le indicazioni operative per la campagna vaccinale d’autunno contro il Covid-19. Ancora una volta la montagna ha partorito il topolino”, scrive l’esperto. I suoi timori riguardano in particolare i quantitativi di vaccino a disposizione.  “La nuova circolare – sottolinea – non è altro che un copia-incolla della precedente del 14 agosto, con in più la bella notizia che al momento abbiamo a disposizione un solo vaccino e, per giunta, in quantità limitate. Secondo fonti non ufficiali, per la campagna d’autunno potremmo contare su circa 9.000.000 di dosi del vaccino mRna di Pfizer e un po’ meno di 3.000.000 di dosi del vaccino proteico di Novavax. Il contratto con Moderna non pervenuto”. In totale, dunque, si parla di “12 milioni scarsi di dosi per vaccinare tutti gli ultrasessantenni, tutti gli operatori sanitari, le donne in gravidanza e tutti i soggetti con condizioni di fragilità, inclusi i loro familiari e chi se ne prendesse cura. A questi vanno aggiunti tutti quelli per i quali – a detta del ministero – la vaccinazione è ‘disponibile’, anche se non ricadono in alcuna delle precedenti categorie”.

“Se la matematica non è un’opinione – osserva Lopalco – chi è a capo del nostro servizio sanitario ha già messo in conto che l’adesione alla vaccinazione contro il Covid-19 sarà scarsa. E’ come se ad un matrimonio invitassi 1.000 persone, ma organizzassi i tavoli per 100 perché tanto so che gli altri non vengono”. E  invita quindi a non puntare il dito contro i novax, se la nuova campagna vaccinale farà flop.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *