ROMA – Secondo notizie stampa provenienti dalla Verità (riprese anche da altri giornali) l’ex ministro della Salute Roberto Speranza e il direttore dell’Agenzia del farmaco Nicola Magrini sarebbero indagati dalla Procura di Roma, per vicende legate al Covid. I reati contestati – si legge – sarebbero somministrazione di medicinali guasti, false dichiarazioni, omicidio. Tutto questo è stato rivelato da Fuori dal Coro, la trasmissione di Rete 4, condotta da Mario Giordano.
Arriva però l’immediata dichiarazione del legale di Speranza, avv . Danilo Leva: “In merito a notizie di stampa relative all’iscrizione dell’ex ministro Roberto Speranza al registro degli indagati presso la procura di Roma, a seguito di alcune denunce in materia di vaccini, si precisa che gli atti sono stati inoltrati al competente tribunale dei ministri con contestuale richiesta di archiviazione”.
Ma sul Fatto Qotidiano si rivela un’altra magagna nella gestione dei vaccini dei governi Conte2 e Draghi. Si riferisce infatti che nei magazzini italiani, alla fine di settembre, ci sarebbero, inutilizzate, 47,5 milioni di dosi già acquistate, sulle oltre 241 milioni arrivate dall’inizio della pandemia. Di queste sono state somministrate 145 milioni. Altre dosi (40 milioni) sarebbero stoccate nei magazzini statali e regionali, e, se non utilizzate, scadrebbero anch’esse entro il mese di luglio 2024, a quanto riferisce il quotidiano di Travaglio. Attualmente è in atto una nuova campagna vaccinale, per ora poco seguita.
In attesa che si faccia chiarezza sui contratti stipulati dalla Commissione Ue di Ursula von der Leyen, l’Italia ha già speso quasi 4,5 miliardi in vaccini, molti dei quali, come è stato rilevato, sarebbero inutilizzabili. Dubitiamo che la magistratura agisca per appurare se i governi di sinistra o presunti tecnici abbiano commesso qualche irregolarità, ma almeno la Corte dei Conti potrebbe intervenire. Come è intervenuta quella europea nei confronti degli acquisti fatti dalla Commissione Ue. Aspettiamo, ma con scarsa fiducia.
