A disposizione ci sono 30 milioni di euro, risorse stanziate da un decreto firmato dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e rivolte a un settore importante del made in Italy, soprattutto per la Toscana.
Gli incentivi per la Transizione 4.0 nel 2022
Dopo la fase di sofferenza dovuta all’emergenza Covid, l’industria conciaria ha visto nel 2021 i primi segnali di ripresa. Ora però deve fronteggiare un altro ostacolo di non poco conto: l’aumento dei prezzi delle materie prime.
E’ in questo contesto che il MISE ha previsto contributi a fondo perduto ad hoc per un settore chiave del made in Italy, che va dalle calzature all’arredamento fino all’automotive e che vanta imprese distribuite nei vari distretti produttivi.
I contributi sono rivolti alle imprese appartenenti ad un distretto conciario sul territorio nazionale che presentano, singolarmente o in modalità integrata di filiera, progetti d’investimento in grado di accrescere la competitività attraverso l’introduzione di processi produttivi digitali e innovazioni di prodotto.
Sono ammissibili alle agevolazioni i progetti con spese comprese tra un minimo di 50mila e un massimo di 200mila euro, che includono anche attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale, oltre alle spese volte a garantire la sostenibilità ambientale degli investimenti.
La soglia massima delle spese ammissibili si innalza invece fino a toccare quota 500mila euro per i progetti integrati di distretto che presentano determinate caratteristiche.
Le richieste di contributo andranno inviate a Invitalia, cui è affidata la gestione della misura per conto del Ministero.