Le sanzioni decise dagli Usa e dai Paesi UE e contro la Russia, con l’escalation della guerra, non si limitano a colpire Putin, alcuni suoi ministri e alcuni membri della Duma e i principali oligarchi, ma adesso verranno estese anche ai parenti stretti dei principali responsabili della politica russa, a cominciare da Putin e da Lavrov.
Le nuove misurei varate dagli Usa, in raccordo con G7 e Ue, contro la Russia colpiranno le figlie di Vladimir Putin, Maria e Iekaterina, e la figlia del ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov. Le figlie di Putin sono Maria Vorontsova, 36 anni, e Iekaterina Tikhonova, 35 anni, avute con la ex moglie, Lyudmila Shkrebneva, sposata nel 1983 e dalla quale ha divorziato ufficialmente il 6 giugno 2013.
Le colpe dei padri non ricadano sui figli, lo dice la Bibbia in alcuni passi, questi: “Non si metteranno a morte i padri per una colpa dei figli, né si metteranno a morte i figli per una colpa dei padri; ognuno sarà messo a morte per il proprio peccato. (Dt 24,16)” . “Colui che ha peccato e non altri deve morire; il figlio non sconta l’iniquità del padre, né il padre l’iniquità del figlio. Al giusto sarà accreditata la sua giustizia e al malvagio la sua malvagità. (Ez 18,20)”. Anche se altri passi sembrano indicare un concetto opposto: “Preparate il massacro dei suoi figli a causa dell’iniquità del loro padre e non sorgano più a conquistare la terra e a riempire il mondo di rovine (Is 14,21)”
L’intelligence Usa avrebbe accertato- che Putin e i suoi sodali usano le loro famiglie per nascondere i loro beni, per questo gli Usa avrebbero deciso di congelare anche gli asset dei parenti. In risposta agli attacchi di Bucha, a Kiev, gli Stati Uniti prendono nuove misure nuove sanzioni contro gli alti componenti dell’élite economica russa. E tra questi, è probabile che le ultime misure riguarderanno anche la figlia del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Inclusi nelle sanzioni lo stop ai conti correnti bancari in banche straniere e i sigilli a case e ville di lusso all’estero.
Joe Biden ha giurato come 46esimo presidente degli Stati Uniti davanti al giudice della Corte suprema John Roberts, su una antica Bibbia di proprietà della famiglia dal 1893. Il presidente dem è stato ricevuto con tutti gli onori in Vaticano da Papa Francesco, ed era la seconda volta nella storia un presidente Usa cattolico si è trovato faccia a faccia con il capo della Chiesa di Roma, quasi 60 anni dopo che John F. Kennedy venne ricevuto da Paolo VI. Ma la professione della fede cattolica non è valsa a temperare la volontà politica di colpire in ogni modo l’avversario, responsabile dell’invasione dell’Ucraina, anche colpendo le figlie. Biden per motivi politici ha sconfessato le indicazioni della Bibbia citate, anche se in altri passi delle scritture si afferma che i figli in alcune occasioni possono pagare le colpe dei padri. Ma evidentemente, secondo il presidente dem, si può in quest’occasione dimenticare la Bibbia, la realpolitik lo consente.