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Consiglio Ue, ministro Fitto: “Contrapposizioni su migranti e price cup non servono a nessuno”

BRUXELLES – Il ministro Raffaele Fitto, presente al Consiglio europeo dei ministri per la coesione, ne approfitta per fare il punto sull’azione europea (del tutto carente finora) e su quella italiana (caratterizzata dalle polemiche strumentali delle opposizioni) in tema di migranti, autonomia, price cup: “Dal punto di vista dell’immigrazione il fatto che ci sia un tavolo a livello europeo (il 25 novembre, ndr) è molto positivo, lo chiedevamo”. Lo ha detto il ministro per gli Affari Ue, la Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, sottolineando come il percorso europeo avrà tra gli obiettivi quello di “evitare contrapposizioni, che non servono a nessuno”.

Il punto dei migranti “non è all’ordine del giorno ma sicuramente non mancherà occasione di confronto con ci colleghi su questo. C’è la possibilità di iniziare un percorso con due obiettivi: evitare contrapposizioni tra Paesi e riportare nella sede competente, cioè a livello europeo, la possibilità di affrontare questa questione”, ha spiegato il ministro italiano.

Sull’Autonomia “ci muoveremo nell’ambito della Costituzione. Le polemiche che vengono fatte mi appaiono strumentali. Gli articoli della Costituzione che regoleranno questo provvedimento sono noti a tutti, mi piace sottolineare il 119 che parla di equilibrio e coesione. E’ evidente che non ci sarà nessun provvedimento che punta a dividere il Paese, anzi è esattamente il contrario”. Ha aggiunto Fitto.

“C’è un dibattito surreale” secondo cui “l’autonomia dividerebbe il Paese e creerebbe delle difficoltà. Io penso invece che bisogna lavorare per trovare un punto d’equilibrio e accompagnare una riforma che possa rafforzare l’unità del Paese e far compiere passi in avanti a Regioni che oggi senza autonomia sono decisamente indietro”, ha sottolineato.

“E’ evidente che non abbiamo l’idea che il Pnrr possa essere affrontato in base all’immediata scadenza ma deve essere visto con una visione unica”. Ha aggiunto il ministro per gli Affari Ue. “Il nostro obiettivo è quello di prendere atto delle possibili integrazioni, da concordare certamente con l’Ue, in un clima che per l’Italia possa trovare delle forme chiare e nette di accelerazione della spese e delle procedure e che qui a Bruxelles possa essere condiviso con la Commissione”.

Sul price cap, infine, “la posizione dell’Italia è nota, ed è dell’Italia e di altri 15 Paesi. L’auspicio è che da qui a dicembre si arrivi ad una decisione, è quello di cui oggi abbiamo bisogno”.

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