Tutti adesso si interrogano sullo stato di salute di Putin, e l’intelligence americana ha dichiarato più volte che il Presidente soffre di un tumore, che avrebbe conseguenze sulle sue decisioni. Tali dichiarazioni sono state riprese con grande evidenza dalla stampa e dai mass media europei allo smaccato fine di gettare un’ombra sinistra sulla salute anche mentale di Putin. Anche molti giornali on line si sono scatenati nel sostenere tali tesi prefabbricate dagli americani per squalificare il presidente russo.
L’opinione pubblica europea dovrebbe invece seguire meglio quanto viene detto sullo stato di salute del presidente dem Biden, che da sempre, dall’inizio del conflitto, sostiene la macchina da guerra di Zelensky contro Putin, invece di agire per la pace.
Se lo stanno chiedendo negli Usa, dove il presidente ha risposto alle domande sulla sua acutezza mentale dopo che un giornalista gli ha esposto i risultati di un sondaggio politico e Morning Consult ha rilevato che il 48% degli americani che lo hanno eletto e più del 60% degli americani in generale, non crede che sia mentalmente in forma per la presidenza.
Il DailyMail.com ha fatto un riassunto delle principali gaffes e lapsus del Presidente Biden. Eccole:
Ancor prima della crisi ucraina Biden, nei colloqui avuti con Putin, durante una conferenza stampa al G7 il 13 giugno 2021, disse che avrebbe collaborato con il suo omologo russo per fornire assistenza economica al popolo libico, invece che a quello siriano, suscitando una certa ilarità tra i presenti. “Spero che riusciremo a trovare una sistemazione dove possiamo salvare la vita delle persone in — per esempio, in — in Libia”, disse il presidente, citando per la terza volta il paese nordafricano invece della Siria, che è in Medio Oriente.
Al termine di un discorso in occasione del Lowering Costs for American Families, Biden ha salutato il pubblico si è girato e bisbigliando qualcosa (si vede chiaramente un movimento delle labbra) ha sollevato entrambe le mani in maniera perentoria. Fin qui nulla di strano, probabilmente con quel gesto stava chiedendo agli uomini della sicurezza da che parte dovesse uscire. È ciò che succede immediatamente dopo a sollevare qualche perplessità perché il presidente americano si volta a tringere una mano, ma dietro a lui non c’è nessuno. Prima ancora non era riuscito a pronunciare il nome di Earl Blumenauer, membro della Camera dei Rappresentanti dell’Oregon. Immagini che rilanciano i dubbi sulla piena salute dell’inquilino della Casa Bianca.
Il rappresentante del GOP Ronny Jackson ha ufficialmente chiesto a Biden di fare un test cognitivo perché in questo momento, con la crisi ucraina, non è solo l’America a guardarlo, ma il mondo intero! E ha affermato che Biden non è idoneo per la carica di Presidente nel bel mezzo di una crisi con la Russia. Inoltrein recente sondaggio mostra che il 66% dei probabili elettori per i prossimi scrutini di mid term vuole vedere Biden fare un test cognitivo e vuole che i risultati siano resi pubblici, affinché tutto il popolo possa capire se il presidente è cognitivamente adeguato al suo ruolo.
Ecco perché politici e giornalisti euroopei, oltre che fantasticare sulle condizioni mentali di Putin, dovrebbero rivolgere lo sguardo oltre Atlantico. Forse avrebbero qualche bella sorpresa.