Bombardamenti sempre più intensi e vicini a Kiev – e rapporti dello stato maggiore ucraino – fanno temere che la Russia stia preparandosi a sferrare l’attacco alla città. Le stesse fonti citano anche manovre nei dintorni della Capitale e rifornimenti ai mezzi militari russi. “Già ieri qui si è combattuto – racconta un ufficiale dell’esercito ucraino -. C’erano carri armati, mezzi della fanteria nemica, artiglieria, lancia granate… E come vedete, le case qui dietro a me sono distrutte”.A Irpin, sobborgo di Kiev a nord-ovest della città, un’intera famiglia ha perso la vita mentre stava tentando di fuggire dai bombardamenti. Un attacco, a cui il presidente Zelensky ha nella notte replicato con un veemente appello: “Non vi perdoneremo per le case che avete distrutto. Non vi perdoneremo per le persone disarmate a cui avete sparato. Né per le infrastrutture che avete raso al suolo e le centinaia di vittime che avete provocato. Dio non vi perdonerà. Né oggi, né domani, né mai. Scoveremo ogni bastardo che ha sparato sulla nostra gente, bombardato la nostra terra. Non avrete pace in alcun luogo se non nella tomba”. Il presidente ucraino ha poi criticato l’Occidente per non aver replicato alla minaccia russa di colpire i complessi industriali ucraini: “Non ho sentito neanche una parola in proposito – ha detto -. La spregiudicatezza di cui sta facendo prova l’aggressore prova che le sanzioni non bastano”.