Il caso Ucraina approda al Consiglio di Sicurezza dell’ONU: il tentativo è quello di inviare un chiaro messaggio alla Russia sulla necessità di evitare il conflitto, La riunione del Consiglio di Sicurezza, affronterà per la prima volta formalmente la crisi .
Non hanno sortito effetto al momento gli interventi dei leader politici con Vladimir Putin e l’appello del presidente Zelensky a non «scatenare il panico» e dunque l’escalation di tensione continua .
Intanto Mosca è pressata dal punto di vista diplomatico e finanziario
L’ambasciatore USA all’ONU Linda Thomas-Greenfield ha promesso di mettere alle strette la Russia per ottenere una spiegazione chiara sulle truppe che restano ammassate al confine . Il mondo Occidentale si schiera a sostegno di Kiev e la Russia, con le parole del ministro degli esteri Sergey Lavrov, chiede rispetto:
“Scottati dall’amara esperienza, non vogliamo rimanere in una posizione in cui la nostra sicurezza è violata quotidianamente. Vogliamo relazioni buone, reciprocamente rispettose e paritarie con gli Stati Uniti, così come con qualsiasi altro paese del mondo”.
Sergey Lavrov
Una richiesta ufficiale alla Nato perchè non rafforzi la propria sicurezza a scapito di quella altrui. Nato che comunque, per bocca del segretario generale Jens Stoltenberg, fa sapere che non è prevista una risposta militare ad un eventuale attacco russo.
La minaccia di sanzioni economiche resta al momento il deterrente piè forte: un’invasione russa finirebbe col minare gravemente l’economia di Mosca. A questo proposito è entrata in gioco anche la Gran Bretagnaannunciando, oltre a un ingente dispiegamento di forze in Europa orientale, interventi e sanzioni contro gruppi di oligarchi vicini al Cremlino che hanno investito grandi patrimoni nella City. E anche il Congresso americano è vicino alla chiusura del cerchio sulle sanzioni.