Visita di Bolsonaro contestata dagli antagonisti, che impediscono la visita del Presidente brasiliano alla Basilica del Santo, senza che le forze dell’ordine siano riuscite far passare il Presidente. Circa 500 i giovani dei gruppi antagonisti e dei centri sociali si sono radunati nel pomeriggio di ieri, 1 novembre, a Padova in attesa dell’arrivo del Presidente del Brasile Jair Bolsonaro al quale, bloccando la strada d’accesso, hanno impedito di visitare la Basilica del Santo. Una violenza grave tollerata per motivi di ordine pubblico … e non solo. I prodi antagonisti, che ben conosco essendo stato per oltre 4 anni prefetto nella città del Santo, saranno fieri di aver causato una figuraccia internazionale al nostro Paese, ma credo che il governo non si preoccupi più di tanto, Bolsonaro è presidente di destra, amico di Salvini, e quindi merita, secondo le sinistre, questo trattamento.
Tensioni tra manifestanti, e le forze dell’ordine a Padova. Idranti in azione per disperdere i manifestanti che tirano oggetti contro i poliziotti. Le due cariche delle forze dell’ordine e l’uso degli idranti hanno disperso i manifestanti che si sono allontanati di corsa da via Belludi, la principale strada di accesso alla Basilica di Sant’Antonio a Padova, per defluire lungo via Roma, una delle arterie principali della città.
Una ragazza è stata fermata, identificata e presa in custodia dalle forze dell’ordine al termine della prima carica a Padova per disperdere i 500 giovani che manifestavano contro l’arrivo del Presidente del Brasile Jair Bolsonaro alla Basilica del Santo di Padova. La posizione della giovane è al vaglio della Digos. Al momento, riferisce la Polizia, è in corso un attento studio dei filmati per individuare ed identificare i responsabili degli scontri avvenuti vicino alla Basilica di Sant’Antonio. La visita del presidente del Brasile Bolsonaro alla Basilica di Sant’Antonio è comunque saltata.