BRUXELLES – “Il diritto Ue richiede che le norme nazionali in materia di servizi assicurino la parità di trattamento degli operatori senza alcun vantaggio diretto o indiretto per operatori specifici, promuovano l’innovazione e la concorrenza leale” e proteggano dal rischio di monopolizzazione delle risorse pubbliche”.
Lo dice all’ANSA un portavoce della Commissione Ue sulla possibile nuova proroga del governo per le concessioni balneari. “Cittadini e imprese – aggiunge – hanno diritto a una procedura trasparente, imparziale e aperta al momento di decidere a quale impresa debba essere concesso il diritto di usare il suolo pubblico, in questo caso le spiagge”.
L’esecutivo guidato da von der Leyen vuole così imporre un altro stop alle iniziative del governo di destracentro italiano, come sta facendo da tempo contro quello ungherese, guidato da Orban.
Ma da Algeri, dove è in visita ufficiale, il premier Meloni ha ribadito: “La questione è molto complessa. Io non ho cambiato idea sul tema della difesa dei nostri imprenditori balneari. Il punto è capire quale sia la soluzione
più efficace a livello strutturale. Io sto lavorando per immaginare una soluzione non temporanea. Per far questo stiamo convocando i partiti di maggioranza e poi convocheremo le associazioni dei balneari. Vorremmo tentare di farlo prima che si votino gli emendamenti sulla proroga, per capire se la proroga sia la soluzione più efficace o se siano più efficaci altre soluzioni. Il mio obiettivo è mettere in sicurezza questi imprenditori il più possibile””: