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Bielorussia, Lukashenko avverte: “Se aggrediti useremo il nucleare”. Monito a Zelensky e alla Nato

MINSK – La Bielorussia non avrebbe “alcun dubbio” nell’usare armi nucleari se dovesse essere aggredita. Lo ha detto il presidente Alexander Lukashenko, sottolineando che è stato lui ad insistere con il presidente russo Vladimir Putin perché schierasse armi nucleari tattiche in Bielorussia. L’arrivo di queste armi è previsto per il mese prossimo. Lo riferisce l’agenzia bielorussa Belta, ripresa da quelle russe.

Mentre, a detta di Zelensky, prosegue la controffensiva, l’allarme antiaereo è stato attivato in tutta l’Ucraina nelle prime ore di oggi, secondo i media locali. Alcuni edifici civili nella città centrale di Kryvyi Rih sono stati presi di mira da attacchi russi durante la notte, ha riferito il sindaco Oleksandr Vilkul. I bombardamenti sulla città avrebbero centrato anche un edificio di cinque piani causando almeno sei morti e numerosi feriti. “Ci sono persone ferite in condizioni estremamente gravi”, ha detto Vilkul sul suo profilo Telegram aggiungendo che “probabilmente ci sono anche persone sotto le macerie”.

Kryvyi Rih, la città natale del presidente Volodymyr Zelenskyy, è stata spesso bersaglio di attacchi di droni e missili russi dall’inizio della guerra di Mosca.  Il presidente ucraino ha affermato: “Altri missili terroristici, gli assassini russi continuano la loro guerra contro edifici residenziali, città ordinarie e persone. Purtroppo ci sono morti e feriti. L’operazione di soccorso a Kryvyi Rih continua. Le mie condoglianze a tutti coloro che hanno perso i loro cari! I terroristi non saranno mai perdonati e saranno ritenuti responsabili di ogni missile che lanciano. Stiamo guadagnando terreno, manteniamo e rafforziamo il nostro dominio operativo. Stiamo aumentando il nostro controllo nell’area di Bakhmut”,

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