Il caso dei cedolini delle pensioni di luglio ha suscitato molte polemiche, a causa della presentazione della quattordicesima mensilità come un “aumento delle pensioni basse 2023“. Questa dicitura ha portato confusione, poiché molti potevano confondere l’importo con l’incremento previsto per le pensioni minime dalla legge di Bilancio del governo Meloni. L’Inps ha sbagliato la dicitura con la quale ha erogato la quattordicesima per i pensionati. La Cgil ha prontamente segnalato l’errore all’istituto che si è attivato per modificare e risolvere la questione. Pertanto, alla fine di giugno, molti avevano notato la voce “aumento pensioni basse 2023” con un importo apparentemente elevato.
Invece che inserire la dicitura quattordicesima mensilità, l’importo è stato inserito come “aumenti pensioni basse” con di fianco un importo eccessivamente elevato. Questo ha fatto in modo che moltissimi pensionati, preoccupati, hanno segnalato il tutto alla Cgil. L’aumento con cui l’Inps si è confusa è infatti solamente di 8,46 euro al mese.
L’Inps come detto ha immediatamente corretto la dicitura, emettendo una nota all’interno della quale spiega il fatto: Si precisa che nei cedolini le due somme sono ora identificate rispettivamente come Quattordicesima – legge 3 agosto 2007, n.127 – credito anno 2023 e incremento legge 197/2022. A ognuna delle voci corrisponde una nota esplicativa riportata in coda al cedolino stesso”.
Sono subito partite all’attacco del governo la stessa Cgil e le opposizioni, conmin testa Pd e M5S che hanno mosso delle forti critiche all’Inps per l’errore commesso, in quanto si tratta di una svista abbastanza grave che ha illuso milioni di pensionati. Secondo il Movimento e le altre opposizioni si è trattato di un atto propagandistico del governo senza precedenti, mantre invece è stato un errore dell’Istituto. Ma tutte le occasioni sonio buone per le sinistre per esternare il loro livore contro il governo di destracentro.